Bud Spencer e Terence Hill: un sodalizio ‘a suon di schiaffi’ durato 25 anni
Bud Spencer, Il gigante buono del cinema italiano si è spento ad 86 anni, ma nella sua lunghissima carriera di ha regalato circa 54 film, dove spiccano, naturalmente, quelli in collaborazione col suo grande amico Terence Hill. Insieme, hanno girato 17 film come coppia, a partire dagli anni ’60 fino agli anni ’80, e l'ultimo nella prima metà degli anni '90. I due attori hanno lavorato, per la prima volta e senza mai incontrarsi, nel film “Annibale”, del 1959, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia ed Edgar G. Ulmer. Il primo incontro, invece, risale al 1967, sul set del cult “Dio perdona… io no!”, per la regia di Giuseppe Colizzi. Da quel momento, la coppia diventò quasi inseparabile, inanellando un successo dopo l’altro.
I blockbuster “Lo chiamavano Trinità”(1970) e “…continuavano a chiamarlo Trinità"
Indimenticabili sono i successi western “I quattro dell’Ave Maria”(1968), sempre diretto da Colizzi, oppure i blockbuster “Lo chiamavano Trinità”(1970) e “…continuavano a chiamarlo Trinità”(1972), diretti da E.B. Clucher, che insieme incassarono la cifra record di 9 miliardi di lire, mentre al botteghino, nel 1974, un successone fu anche la commedia “…altrimenti ci arrabbiamo”, per la regia di Marcello Fondato. Altri clamorosi blockbuster dello stesso decennio, e non rientranti nel genere western, saranno “Più forte ragazzi”(1972), “…altrimenti ci arrabbiamo!” (1974), “Porgi l'altra guancia” (1974), “I due superpiedi quasi piatti” (1977), “Pari e dispari” (1978) e “Io sto con gli ippopotami” (1979).
Le commedie degli anni '80 e l'ultimo film insieme
Il loro interminabile successo continua negli anni ’80 con le commedie: “Chi trova un amico trova un tesoro” (1981) di Sergio Corbucci; “Nati con la camicia”(1983), “Non c'è due senza quattro”(1984) di E.B. Clucher e “Miami Supercops – I poliziotti dell'8ª strada”(1985), diretto da Bruno Corbucci. Il loro sodalizio sembrava essersi avviato verso la fine, ma nel 1994, Terence Hill dirige e interpreta la commedia “Botte di Natale” e vuole al suo fianco il suo inseparabile amico e collega, anche se il film non suscitò il clamore sperato in Italia, come invece fece all’estero.