Carlo Verdone difende le ragazze di Ostia: personaggi da film di Pasolini
L'attore e regista Carlo Verdone dice la sua sulla vicenda più polemizzata degli ultimi giorni: le coatte di Ostia e il loro tormentone "cult": er calippo e na bira.
Ebbene Verdone giunge in difesa delle due ragazze, spiegando che la loro normalità autentica e reale ha molto a che fare con la società d'oggi. Premiate da migliaia di clic sul web Debora Russo e Romina Olivi sono lo specchio di una realtà che si riconosce in "niente di nuovo. Ma di una materia semplice, sincera, diretta, senza fronzoli o doppiezze, sorretta da un vocabolario denso di colori, esagerato e saporito e in movimento, nel senso che si aggiorna continuamente sul neologismo che è atto creativo. Il linguaggio delle periferie…"
Il messaggio di Verdone comprende anche il sapore antico dei personaggi di Pasolini, Debora e Romina avrebbero potuto esserlo: "In ciò che hanno detto le due ragazze c'è una naturalezza pasoliniana, non volevano far ridere e neppure divertire. Insomma, bisognerebbe proteggerle e invece…"
Proteggerle, appunto. Del resto si meriterebbero questo due sedicenni, e invece sono travolte, e coinvolte nel baratro del caos mediatico: "Il rilancio continuo di quelle immagini ormai ridotte a spot consumato, devastato in una quantità di ritorni in tv, le interviste, gli inviti di qui e di là, lo sfruttamento di una cara, adorabile banalità trasformata dalla macchina degli sguardi in un'attrazione da circo. Ci rimettiamo tutti, questo è uno schifo. Purtroppo normale."
Laura Balbi