Charlize Theron a Sanremo 2015: “Tra le mie canzoni speciali c’è ‘Un’altra te’ di Eros”
Grande ospite del Festival di Sanremo 2015 è stata Charlize Theron. La famosa attrice sudafricana ha fatto il suo ingresso trionfale sul palco dell'Ariston, bellissima nel suo lungo abito color oro. Un colore che spesso le viene associato, forse come conseguenza naturale del noto spot televisivo del quale da anni è protagonista. Carlo Conti le ha chiesto una playlist e il primo brano che è partito è stato Who's gonna ride your wild horses degli U2: "Amo il mio lavoro mi ritengo fortunata e poter vivere in un ambiente dove ti puoi trasformare, diventare un’altra persona, non poteva esserci niente di meglio. È un brano che magari ascolto quando sto girando una scena che richiede emozioni forti, perché questo è uno di quei brani con una forte carica emotiva, amo l’introspezione".
Parlando dell'Italia e delle sue origini sudafricane, Charlize Theron si commuove e afferma: "Sono un’attrice, però sono un po’ complicata. Negli ultimi tre anni ho girato due film (in Sudafrica, ndr), quindi ci ritorno spesso. Di Mandela ho un ricordo bellissimo, dopo aver vinto l’Oscar l’ho incontrato e voleva che gli portassi la statuetta. Abbiamo mangiato un tipico dolce africano e parte dello sciroppo è finito sulla statuetta. Lui si è mortificato e mi ha chiesto continuamente scusa, ma io gli ho detto “questa statuetta non la laverò mai”.
Un’altra te di Eros Ramazzotti è il terzo brano della speciale playlist sanremese: " Una canzone splendida, questa canzone mi ricorda l’Italia quando avevo 17 anni. A Milano era uscito questo album e io vivevo un periodo molto bello della mia vita". Contraria davvero al matrimonio? "Se dovessi mai incontrare una persona veramente importante, non è detto che non possa cambiare ] Ho adottato un bambino da sola, credo nelle regole e nella struttura, voglio che ci siano questi punti saldi insieme alle varie attività creative".
Il motto di una vita passata sulle scene di tutto il mondo? "Trattare gli altri come vogliamo essere trattati noi".
