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Checco Zalone: “Anch’io sognavo il posto fisso, tentai un concorso in Polizia”

Checco Zalone ha svelato che fino a 10 anni fa, anche lui sognava il posto fisso ma non riusciva a conquistarlo. Parlando di “Quo vado?”, invece, ha dichiarato che era prevista una scena in cui avrebbe dovuto incontrare Al Bano in un bagno pubblico in Norvegia. Purtroppo, però, non fu mai realizzata.
A cura di Daniela Seclì
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Checco Zalone si è raccontato in un'intervista rilasciata a Top. Il comico pugliese ha dichiarato che proprio come il protagonista di "Quo vado?" anche lui rincorreva il "mito" del posto fisso:

“Anch’io lo sognavo, perché i miei genitori, sin da quando ero bambino, speravano che una volta adulto anch’io potessi conquistarne uno, e sono rimasto di quest’idea fino a dieci anni fa. Ho tentato persino un concorso in Polizia, ma non andò bene. Mia zia, che lavora proprio in Polizia, ci teneva tanto e così provai a diventare vice-ispettore ma poi fui scartato alla prova dei quiz. Evidentemente non era quello il mio destino. A Capurso, il paese in Puglia dove sono nato, così come a Bari e a Milano, il mito del posto fisso c’è ancora, perché ritrovarsi con lo stipendio alla fine del mese è sinonimo di sicurezza. Altrimenti, per sfondare è necessario avere talento ed esserne consapevoli. Soltanto in questo modo si riesce a mettere a frutto tutto“.

La notorietà acquisita, non ha cambiato il modo in cui vive la quotidianità: “Mi piace trascorrere il tempo a casa, con la mia famiglia. Conduco una vita semplice, per certi versi noioso. Non ho Ferrari e nemmeno barche. Mi faccio crescere la barba, faccio l’abbonamento in palestra e poi ci vado massimo due volte l’anno, faccio pochi viaggi. Ma mi piace andare al cinema con gli amici!“.

"Che fatica girare Quo vado? al Polo Nord"

L'attore ha parlato, poi, delle scene del suo film girate al Polo Nord. Quella è stata la parte più faticosa della lavorazione:

 “La parte più complicata della lavorazione di questo film è stata senza dubbio quella girata al Polo Nord. Io e il regista Gennaro Nunziante siamo andati lì con una piccola parte della troupe e di conseguenza gli operatori hanno dovuto fare anche il lavoro dei microfonisti. È stato faticoso ma al contempo divertente: giravamo da un posto all’altro con le motoslitte, lungo distese di neve. Una grande mano ce l’hanno data i ragazzi del CNR, senza il loro sostegno non avremmo potuto girare quelle scene. Quei ragazzi rappresentano l’Italia migliore perché lavorano in quei posti per pochi soldi, pur di poter portare avanti la ricerca scientifica. Poi per girare una scena abbiamo paralizzato un traffico di una intera zona della città, e tutti hanno aspettato pazientemente, senza attaccarsi al clacson!“.

"In una scena avrei dovuto incontrare Al Bano in un bagno pubblico in Norvegia"

Infine, ha raccontato di una scena che aveva immaginato di girare insieme ad Al Bano anche se poi non è stata realizzata:

 “Ricordo ancora che, in vedendo di nuovo insieme Al Bano e Romina, ho provato dentro una bella emozione. A quel punto è nata l’idea di trasferire quella sensazione in una scena del film. Quella, però, non è l’unica idea che ci era venuta in mente: nella prima stesura del film avevamo pensato di far incontrare il mio personaggio con Al Bano in un bagno pubblico in Norvegia. Poi però, non se n’è fatto più nulla. Sono felice, però, che Al Bano e Romina siano comunque nella pellicola perché in quella scena che li vede protagonisti credo ci sia una bella rappresentazione del popolo italiano".

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