Checco Zalone in cattedra, aula piena per lui alla Cattolica di Milano
Che Checco Zalone non possa essere considerato un fenomeno di passaggio, casuale e irrilevante, non è cosa che ha bisogno di una conferma, in quanto gli incassi dei suoi primi tre film, su tutti il debordante risultato di "Sole a catinelle", dimostrano che al comico pugliese spetti il sacrosanto diritto di essere analizzato e studiato a fondo. Motivo questo per il quale anche l'intellighenzia non sia più restia ad accettare il favore che il pubblico coltiva nei suoi confronti. E così oggi, all'Università Cattolica di Milano, il professore nonché critico televisivo illustre Aldo Grasso ha ospitato Zalone e il produttore Pietro Valsecchi per affrontare proprio il tema del successo del loro sodalizio, ed anche gli inizi televisivi a Zelig di Zalone, che gli hanno poi permesso di sbarcare al cinema.
Sala gremita per Luca Medici, che come è noto nasconde dietro la sua comicità provocatoria e la ferocia di politicamente scorretto l'immagine di un laureato in giurisprudenza appassionato di musica. Ha infatti risposto alle domande degli studenti e precisato come lui, a laurearsi, ci abbia messo sette anni. Non proprio uno studente modello, la cui vita ha evidentemente imboccato strade differenti dal punto di vista professionale.