Christopher Nolan e Ridley Scott scrivono una lettera per salvare le sale cinematografiche
In seguito alla pandemia il settore cinematografico durante l'ultimo anno ha subito un drastico arresto, non soltanto dal punto di vista produttivo, ma anche in merito alla distribuzione nelle sale cinematografiche. Per risollevarne le sorti e puntare l'attenzione sul drammatico scenario che si cela dietro mesi di chiusura dei cinema, registi come Ridley Scott e Christopher Nolan hanno scritto una lettera affinché si possa trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. Come è stato fatto anche in Italia.
L'iniziativa dei due registi
Se in un modo o nell'altro attori e registi sono tornati sul set, le produzioni che avrebbero dovuto fare il loro debutto sul grande schermo in questi mesi si sono dovute accontentare dello streaming nel migliore dei casi, oppure è stata procrastinata a data da destinarsi l'uscita nelle sale. Sin dall'inizio della pandemia i cinema sono stati individuati come i luoghi dal facile assembramento e, di conseguenza, sono diventati ben presto posti da evitare, quindi, da chiudere affinché si limitassero i rischi del contagio. Dopo mesi di agonia, però, il settore cinematografico inizia a risentire di questo enorme fardello ed è attraverso le parole di due registi del calibro di Ridely Scott e Christopher Nolan, che si prova a dar voce a quelle attività impiegate nel settore che, ormai, sono completamente in ginocchio. I due artisti, insieme a molti altri esponenti del settore hanno stilato una lettera inviata al cancelliere inglese Rishi Sunak, affinché possano essere varate delle misure economiche che possano salvare le sale cinematografiche da un sicuro fallimento.
Cosa è stato scritto nella lettera
La missiva è stata pubblicata sul Sunday Times e vi hanno preso parte diversi nomi noti, come Barbara Broccoli, la storica produttrice di James Bond. La richiesta è quella di tutelare gli operatori del settore, che non sono stati supportati adeguatamente nei piani d'emergenza Covid-19. Questo è quanto è stato scritto nella lettera:
I cinema britannici sono affacciati sull’orlo di un abisso. Abbiamo urgente bisogno di fondi mirati, per far sì che le generazioni future possano godere della magia del cinema. Non c’è dubbio che, se aiutato a sopravvivere, il settore si riprenderà e prospererà ancora una volta. Ma il bisogno di supporto finanziario diretto è pressante. Riconosciamo il supporto che il governo è già riuscito a provvedere, ma temiamo che questo non sarà sufficiente. Queste compagnie, le grandi, rappresentano l’80% del mercato, costituiscono in molti sensi la sua “massa critica” e contribuiscono al successo di settori collegati, come la distribuzione e la produzione cinematografica. Senza di essi, il futuro dell’intera industria cinematografica britannica sarebbe estremamente precario.