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Niente pop corn e bevande, posti distanziati: le regole da rispettare nei cinema dal 15 giugno

Dal 15 giugno 2020 riapriranno le sale dopo il lungo stop dovuto all’emergenza coronavirus. Il dpcm governativo regola la riapertura con criteri severi, dallo stop a cibo e bevande alla misurazione della temperatura all’ingresso. Il rituale del cinema cambierà definitivamente, o ci abitueremo presto alla novità?
A cura di Andrea Parrella
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I cinema riaprono dal 15 giugno 2020, ma il rituale non sarà più lo stesso, almeno non in questa prima fase, viste le forti limitazioni previste dal dpcm firmato dal presidente Conte che regolerà le nostre vite e le abitudini a partire da lunedì 18 maggio. Il punto di maggiore interesse per gli appassionati di cinema è proprio quello che riguarda le regole d'ingaggio per la riapertura delle sale, nelle quali ci saranno "posti a sedere preassegnati e distanziati […] con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala".

L'allegato 9 del dpcm sviscera la questione nello specifico, sintetizzandola in 13 punti espressamente dedicati alla regolamentazione dell'apertura delle sale cinematografiche e delle sale teatrali per gli spettacoli dal vivo.

Misurazione della temperatura

Sarà prima di tutto obbligatoria la misurazione della temperatura corporea agli spettatori prima dell'ingresso in sala, con accesso vietato per chi superiore ai 37,5 °C. All'interno della sala sarà obbligatorio l'uso di mascherina per gli spettatori, così come obbligatorio dovrà essere "l'utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico".

Locali igienizzati, meno pagamenti in contanti

Gli esercenti dovranno inoltre dare "garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall'evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata" e assicurare "aereazione naturale e ricambio d'aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento". All'ingresso delle sale e nei pressi di punti di pagamento con sistemi touch e bancomat dovrà esserci "ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani". Contestualmente andranno sfavoriti i pagamenti in contanti, ove possibile e, al contempo, incentivata la "vendita dei biglietti con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture".

Distanziamento sociale e segnaletiche

Al fine di garantire il distanziamento sociale anche nelle sale, dovrà essere utilizzata della "segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all'esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli". E allo stesso scopo sarà obbligatoria una regolamentazione di accesso ai servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell'accesso. Inoltre il dpcm governativo del 18 maggio invita le sale ad effettuare, anche tramite contenuti video, comunicazione sulla prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

Divieto di cibo e bevande

Uno degli elementi del dpcm che più risulterà bizzarro agli amanti del cinema come rituale è l'impossibilità di consumare cibo e bevande in sala. Nell'allegato è fatto specifico il "divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli". 

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