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Pharrell Williams produce ‘Il diritto di contare’: “Il valore delle donne va riconosciuto”

Dopo il successo di “Happy”, Pharrell Williams si lancia nel mondo del cinema. Sarà il produttore de “Il diritto di contare”, film che racconta la storia delle afroamericane Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson.
A cura di Stefania Rocco
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Esistono tre donne che, schiacciate dal peso di un’impresa aerospaziale senza precedenti, non hanno potuto contare sul diritto di vedere riconosciuto il loro lavoro. Sono Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre donne afroamericane che la storia ha cancellato. A raccontare la loro impresa sarà Pharrell Williams, cantante reduce dal successo di “Happy”. Il re Mida della musica pop americana sarà il produttore del film “Il diritto di contare”. Il film racconta la storia vera di queste tre scienziate afroamericane che nel 1961 contribuirono in maniera fondamentale alla corsa della Nasa nello spazio, permettendo agli Stati Uniti di mettere a segno l’impresa prima dei colleghi russi.

“Senza queste donne non saremmo andati nello spazio”

A interpretare le tre scienziate saranno le attrici Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe affiancate da Kevin Costner nel ruolo del direttore del programma spaziale. È stato proprio il Re Mida del pop mondiale a raccontare com’è nata l’idea di questo progetto nel corso di un’intervista rilasciata a “Repubblica”:

Avevo incontrato una di loro, Katherine Johnson, a un evento per appoggiare il programma di educazione Stem sette anni fa ma non avevo capito bene chi fosse. Poi quando ho cominciato a lavorare al film ne ho parlato con mia madre che mi ha detto: "So benissimo chi è Katherine Johnson, e ho anche una foto di te con lei!". Era una testa matematica senza pari, ed è ancora viva oggi, a 97 anni! Sono rimasto affascinato da queste donne. Una vera ispirazione.

Il film racconterà la lotta che queste tre afroamericane ingaggiarono per farsi valere all’interno di un ambiente profondamente maschilista. All’epoca, parliamo degli anni 60, la società era ancora profondamente razzista:

Come si vede nel film Katherine doveva fare una corsa di 40 minuti ogni volta che doveva andare al bagno perché non c’era un bagno per “persone di colore” nel palazzo dove lavorava. Mary non poteva laurearsi in ingegneria perché le scuole vicine in Virginia erano solo per bianchi. Ed è stata la prima ad ottenere dalla Corte il permesso per farlo. Queste storie poco conosciute hanno intaccato il corso delle cose e cambiato il mondo per il meglio. Donne straordinarie. Non saremmo andati nello spazio se non fosse stato per quelle tre donne. È ora che il contributo femminile all’umanità venga riconosciuto e che si arrivi davvero all’uguaglianza.

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