Copia Conforme, Juliette Binoche tra le bellezze della Toscana
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Presentato in questi giorni al Festival di Cannes (con tanto di commozione durante la conferenza stampa all'annuncio dello sciopero della fame di Panahi), e in uscita questo weekend nei cinema italiani, Copia Conferme, il nuovo lavoro di Abbas Kiarostami, regista iraniano molto ben conosciuto dagli appassionati per il suo cinema minimalista, sofferto, doloroso, incisivo, e basato spesso su piccole storie quotidiane di abbandono, dolore, solitudine, speranza, attraversate da uno sguardo sempre partecipe e mai cinico. La sua filmografia conta opere di pregevolissimo livello, tra le quali possiamo ricordare Dov'è la casa del mio amico?, il suo seguito E la vita continua, ma anche Il sapore della ciliegia e Sotto gli ulivi.
Copia Conforme è un film in cui Kiarostami percorre invece territori per lui abbastanza nuovi e sorprendenti, nei quali si narra la storia d'amore tra James Miller, noto saggista in trasferta in Toscana per presentare il suo nuovo libro, e una donna francese, mercante d'arte. I due si incontrano, dialogano a lungo, e si avvicinano poco alla volta, per poi scoprire (noi spettatori) che in realtà il legame tra loro è molto più forte di quanto si potesse pensare.
A differenza della maggior parte dei suoi lavori, ambientati nella realtà iraniana, questa volta il regista esce dai confini per approdare tra le splendide bellezze paesaggistiche della Toscana, e gira il suo film ad Arezzo e provincia. Non rinuncia alla sua consueta analisi della psicologia umana, ma lo fa con un tono più lieve, quasi giocoso, piuttosto spiazzante per chi ricorda le sue pellicole passate. Strepitosa e bellissima, come sempre, Juliette Binoche, fiore di Francia (e ispiratrice del manifesto di Cannes), che a tratti parla anche in italiano. Purtroppo il doppiaggio toglierà le significazioni metalinguistiche presenti nella versione originale.
Alessio Gradogna