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“Così parlò De Crescenzo”, il documentario sul grande scrittore e regista partenopeo

Antonio Napoli e Serena Corvaglia ricostruiscono il puzzle della ricchissima vita privata e professionale di Luciano De Crescenzo, icona del sarcasmo e dell’ironia partenopea, facendo parlare i suoi grandi amici, tra cui Renzo Arbore, Isabella Rossellini, Lina Wertmuller e tanti altri. Un’opera imperdibile, emozionane e permeata di cultura.
A cura di Ciro Brandi
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Il 26 ottobre arriva nelle sale “Così parlò De Crescenzo”, l'opera di Antonio Napoli e Serena Corvaglia che omaggia il grande Luciano De Crescenzo, scrittore, regista, attore e conduttore televisivo napoletano. De Crescenzo è diventato una vera e propria icona dopo l’uscita nelle sale di “Così parlò Bellavista”, commedia del 1984 tratta dal suo libro omonimo pubblicato nel 1977, e con gli anni è diventato proprio il simbolo del sarcasmo, della sagacia e dell’ironia partenopea. Oggi, a 89 anni, Antonio Napoli racconta la sua vita in uno straordinario documentario che non va assolutamente perso.

Un viaggio della sua vita privata e professionale

De Crescenzo, prima di diventare il grande artista e poeta che tutti conosciamo, ha lavorato per 20 anni come ingegnere presso la IBM e solo successivamente ha iniziato a lavorare come scrittore e divulgatore della filosofia greca. Il documentario di Antonio Napoli ricostruisce il puzzle della sua ricchissima vita privata e professionale, facendo parlare i suoi grandi amici, tra cui Renzo Arbore, col quale ha lavorato per il cinema negli anni ’80, ma anche il compianto Bud Spencer, addirittura suo compagno di scuola alle elementari. Nell’opera compaiono anche la meravigliosa Isabella Rossellini, sua compagna per molto tempo; la regista Lina Wertmuller, con la quale ha lavorato nel film “Sabato, domenica e lunedì” ma anche Marisa Laurito, il sociologo Domenico De Masi, Marina Confalone e la figlia Paola. Un viaggio emozionante e ricco di cultura e curiosità.

De Crescenzo regista

Nella sua variegata e camaleontica carriera, Luciano De Crescenzo ha girato 4 pellicole, in cui lo vediamo anche in veste di attore. Il suo più grande successo è “Così parlò Bellavista”(1984), tratto dall’omonimo libro pubblicato nel 1977. La pellicola lo vede nei panni del Professor Gennaro Bellavista, in combutta con il dottor Cazzaniga (Renato Scarpa), un dirigente dell’Alfasud trasferito da Milano a Napoli. Grazie ad un ascensore guasto, i due faranno amicizia e cercheranno di risolvere anche i guai della figlia di Bellavista. il film ottiene un successo clamoroso e riesce a portare a casa due David di Donatello e due Nastri d’argento al Miglior regista esordiente e alla Migliore attrice non protagonista, andati a Marina Confalone. Nel 1985, invece, esce “Il mistero di Bellavista”, basato sommariamente sul suo libro “Oi dialogoi”(1985), che ispirò anche la commedia ad episodi “32 dicembre”, uscita nel 1988. L’ultimo film che ha diretto per il grande schermo è “Croce e delizia”(1995), ancora una volta basata sul suo omonimo romanzo del 1993, con un cast che include  Sergio Solli, Teo Teocoli, Riccardo Pazzaglia e Isabella Rossellini,

Le altre esperienze da attore

L’esordio come attore sul grande schermo è avvenuto con il film “Il pap’occhio”(1980), diretto dal suo amico Renzo Arbore, che lo volle anche in “FF.SS." – Cioè: "…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"(1983). Lina Wertmuller, invece, lo volle per il film tv “Sabato, domenica e lunedì”(1990), facendolo recitare con Sophia Loren mentre nella commedia “Anni 90 – Parte II”(1993), di Enrico Oldoini, De Crescenzo è nel ruolo di se stesso. Lo rivedremo nel 2001 nel film per la televisione “Francesca e Nunziata”, diretto sempre dalla sua amica Wertmuller, mentre l’ultima esperienza risale al 2005, quando appare nel film “Stasera lo faccio”, di Alessio Gelsini Torresi e Roberta Orlandi.

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