Cruz e Bardem difendono Gaza, Hollywood minaccia: “La vostra carriera è finita”
Penelope Cruz e Javier Bardem si sono ritrovati al centro di un vero e proprio putiferio, dopo aver firmato una lettera aperta in cui davano il loro appoggio a Gaza e condannavano l'offensiva israeliana paragonandola ad un "genocidio". L'appello, pubblicato su El Diario è stato sottoscritto da diversi registi, scrittori e musicisti. Tra i volti noti che hanno dato il loro sostegno alla petizione c'è anche Pedro Almodovar.
Il contenuto della lettera aperta
Nella lettera, gli attori hanno definito il bombardamento della Striscia di Gaza come un "genocidio", poi hanno chiesto una presa di posizione da parte dell'Unione Europea, perché fermi "il bombardamento via terra, mare e aria che sta uccidendo la popolazione civile palestinese a Gaza". Sperano e pregano che finalmente si arrivi ad un cessate il fuoco ed esortano Israele a "togliere il blocco imposto sulla Striscia da più di un decennio". Infine hanno rimarcato:
"Gaza vive giorni di orrore. Non c'è più acqua, elettricità, è impossibile l'accesso agli ospedali, alle scuole e ai campi. E la comunità internazionale non fa nulla"
Hollywood contro Penelope Cruz e Javier Bardem
I massimi dirigenti di Hollywood non sono stati contenti, quando sono venuti a conoscenza della presa di posizione di Penelope Cruz e Javier Bardem. L'Independent ha parlato addirittura di "carriera finita" per le due star. Un importante manager del cinema americano, invece, ha dichiarato all'Hollywood Reporter:
"Sono furioso con Penelope Cruz e Javier Bardem".
Stessa rabbia anche da parte dell'amministratore delegato di Relativity Media, Ryan Kavanaugh, che ha affermato:
"La lettera mi ha fatto ribollire il sangue".
Il suo parere sembrerebbe rispecchiare quello della maggior parte degli attori, manager e dirigenti di Hollywood, che si sono dimostrati compatti contro la coppia.
Il padre di Angelina Jolie: "Impiccatevi"
Jon Voight, padre di Angelina Jolie, già nelle scorse settimane si era scagliato contro la coppia accusandoli:
"Avevate una grande responsabilità perché potete utilizzare la vostra celebrità a fin di bene. Invece avete diffamato l'unico paese democratico in Medio Oriente: Israele. Dovreste impiccarvi per la vergogna, provare un profondo rammarico per quello che avete fatto e chiedere perdono alle persone che soffrono in Israele".