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Curfew è il cortometraggio premiato dall’Academy

Il corto che quest’anno ha vinto il maggior riconoscimento cinematografico è firmato dal regista e musicista Shawn Christensen, che ci racconta la storia di un uomo depresso e l’incontro con la nipotina di nove anni.
A cura di Ciro Brandi
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L’Oscar come Miglior cortometraggio live-action quest’anno è stato assegnato al drammatico “Curfew” (in italiano “Coprifuoco”), scritto, diretto e interpretato da Shawn Christensen con la fantastica e giovanissima Fatima Ptacek, appena 12enne. Christensen è al suo secondo corto, dopo il bellissimo “Brink”, del 2011, e oltre ad essere regista, è anche sceneggiatore e leader della rock band Stellastar. Un artista a 360°quindi che, con “Curfew”, ha conquistato premi in tutti i più importanti festival in giro per il mondo, fino a portare a casa anche la gloriosa statuetta dorata. Al centro della storia c’è il depresso e stanco Ritchie che, in un momento molto buio della sua vita, riceve una telefonata da sua sorella, la quale gli chiede di badare alla nipotina Sofia, di nove anni, solo per qualche ora. Ma Ritchie non sa che quella bimba è molto più intelligente e “grande” di lui.

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