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Curiosità “Non si ruba a casa dei ladri”: il film omaggia il cinema di Ettore Scola e Dino Risi

Carlo Vanzina, nel 2016, sbarcava al cinema con la sua penultima commedia in cui racconta la storia di Antonio (Vincenzo Salemme) un cittadino onesto che decide di vendicarsi di Simone Santoro (Massimo Ghini), un politico corrotto organizzando un colpo nella banca dove quest’ultimo ha nascosto i soldi, per riprendersi quelli che gli è stato rubato. Con lui, porterà una banda di non professionisti, truffati, a loro volta, dalla politica corrotta. Ecco 5 curiosità che non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Il compianto Carlo Vanzina, nel 2016, portava al cinema la sua penultima commedia, “Non si ruba a casa dei ladri”. La pellicola racconta la storia di Antonio (Vincenzo Salemme) un cittadino onesto che decide di vendicarsi di Simone Santoro (Massimo Ghini), un politico corrotto organizzando un colpo nella banca dove quest’ultimo ha nascosto i soldi, per riprendersi quelli che gli è stato rubato. Con lui, porterà una banda di non professionisti, truffati, a loro volta, dalla politica corrotta. Con Salemme e Ghini ci sono anche Manuela Arcuri, Stefania Rocca, Maurizio Mattioli e Lorenzo Balducci. Il pubblico lo ha premiato come al solito, ma ci sono 5 curiosità sul film che dovete sapere.

1. Il terzo capitolo della "trilogia della truffa"

Lo stesso Carlo Vanzina ha rivelato che “Non si ruba a casa dei ladri” è il terzo capitolo della cosiddetta “trilogia della truffa” partita con “I mitici – Colpo gobbo a Milano”(1994), con Claudio Amendola, Ricky Memphis e Monica Bellucci e proseguita con “In questo mondo di ladri”(2004), con Carlo Buccirosso, Valeria Marini e Ricky Tognazzi.

2. I riferimenti alla commedia all'italiana di Ettore Scola e Dino Risi

“Non si ruba a casa dei ladri” è pieno di riferimenti alla classica commedia all’italiana di Scola, Monicelli, Sordi e Gassman. Per esempio, la scena della festa in cui Massimo Ghini è vestito da antico romano ricorda il disonesto industriale Lorenzo Santenocito interpretato da Vittorio Gassman nel film “In nome del popolo italiano”(1971), di Dino Risi. È omaggiato anche “La congiuntura”(1965), di Ettore Scola, in cui sempre Gassman, nei panni del Principe Giuliano Maria che esportava soldi illegalmente all’estero.

3. La seconda volta di Manuela Arcuri

Manuela Arcuri aveva avuto un piccolo ruolo in “A spasso nel tempo”(1996), diretto sempre da Carlo Vanzina, quando era quasi all’inizio della sua carriera che, da quel momento, ebbe una significativa impennata anche in tv. In “Non si ruba a casa dei ladri”, invece, è una delle protagoniste femminili, Lori, compagna di Simone/Massimo Ghini, una donna attaccata solamente ai soldi e alla vita frivola e che come unico libro ha letto “Mea Culpa”, la biografia di Fabrizio Corona uscita nel 2014.

4. Ralph Palka, il banchiere che ha prestato la voce a Oaken

Il banchiere che vediamo nel film è Ralph Palka, attore tedesco che ha lavorato molto nel cinema italiano e che ha prestato la voce al personaggio di Oaken, l’enorme proprietario della Querciola Vagabonda, l’emporio dove s’incontrano Anna e Kristoff.

5. Le riprese a Roma e a Zurigo

Il film è stato girato per la maggior parte a Roma ma anche a Zurigo che diventa la città in cui il personaggio si Massimo Ghini porterà i soldi ricavati dalla truffa.

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