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Curiosità “Wine To Love”: il Popolo della Famiglia ha chiesto di rimuovere la scena del bacio gay

L’esordio alla regia di Domenico Fortunato è un omaggio alla Basilicata e al suo vino, l’Aglianico. Il regista ha ambientato la sua storia alle pendici del Vulture, dove Enotrio Favuzzi produce il famoso vino ma si troverà in difficoltà quando alcuni compratori gli offriranno cifre da capogiro per comprare il suo vigneto e alcuni suoi familiari gli remeranno contro. Nel cast ci sono Ornella Muti, Jane Alexander e Alessandro Tersigni. Ecco 5 curiosità che dovete sapere.
A cura di Ciro Brandi
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Wine To Love – I colori dell’amore” è il film di debutto alla regia di Domenico Fortunato, volto noto del cinema e delle fiction italiane. Il regista ci porta in Basilicata, alle pendici del Vulture, dove si trova lo sterminato vigneto dell’azienda vinicola Favuzzi. Il proprietario, Enotrio (Domenico Fortunato), produce il famoso e pluripremiato vino rosso Aglianico, che suscita l’interesse dell’imprenditrice americana Laura Rush (Jane Alexander), dalle intenzioni poco edificanti. Per convincere Enotrio a vendere tutto, invia il suo fidato uomo Nico (Alessandro Intini). Anche Luca (Michele Venitucci), però, è interessato ai vigneti, ma per venderli e costruire al loro posto un grande resort di lusso. Enotrio non è minimamente intenzionato a farlo, ma la situazione cambia quando in paese torna Anna Monti (Ornella Muti), un’ex top model di cui è stato sempre innamorato. Nel cast ci sono anche Giulia Ramires, Caterina Shulha, Maria Popova, Teodosio Barresi e Alessandro Tersigni. Ecco 5 curiosità sul film che dovete sapere.

1. Il nome del protagonista

Il nome del protagonista, Enotrio, interpretato dal regista Domenico Fortunato, probabilmente deriva dall’Enotria, antica regione dell’Italia meridionale, che comprendeva il Cilento, la Basilicata e la Calabria. In greco, il nome di questa regione significa “terra del vino”.

2. La sceneggiatura è stata riscritta 7 volte

In una recente intervista, Fortunato ha dichiarato che il film è nato 5 anni dopo aver incontrato alcuni produttori di Aglianico che cercavano un modo per far conoscere il loro vino. Il regista scrisse, allora, la sceneggiatura con Salvatore Di Mola e la inviò a Rai Cinema e ai produttori di Altre Storie. Prima che fosse accettata definitivamente, l’hanno dovuta riscrivere 7 volte.

3. La Basilicata e l’Aglianico al posto della Puglia e del Negramaro

Il regista è nato a Taranto ma ha vissuto fino ai 19 anni a Matera. Il film è un omaggio alla sua terra, anche se inizialmente, alcuni produttori di Aglianico gli hanno suggerito di lasciar perdere la Basilicata e di ambientare il suo film in Puglia virando verso il più noto vino Negramaro. Ma Fortunato non li ha ascoltati.

4. Il coinvolgimento di Ornella Muti

Ornella Muti è stata fin da subito coinvolta nel progetto, anche perché l’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, l’aveva vista a Venezia e subito ritenuta adatta al ruolo di Anna. Il regista Fortunato da detto che, dopo averla incontrata, le ha inviato la sceneggiatura e la Muti l’ha letta in due giorni, mettendosi subito a sua disposizione e dimostrandosi molto alla mano.

5. Il Popolo della Famiglia e la richiesta di rimozione del bacio gay

ll Popolo della Famiglia e il segretario del movimento conservatore cattolico, Mario Adinolfi, hanno chiesto al Presidente della Rai Marcello Foa (il film andrà in onda il 4 gennaio su Rai 1, dopo un veloce passaggio al cinema il 18 e 19 dicembre scorsi) di rimuovere dal film la scena di un bacio tra due uomini in prima serata. Al momento, non c’è alcuna replica da parte di Foa.

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