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David Bowie e il cinema: da Labyrinth a Furyo, i ruoli più belli del Duca Bianco attore

Tutti ricordano il cantante appena scomparso come una delle stelle del rock più immense di sempre. Ma Bowie ha regalato anche una grandiosa carriera cinematografica, recitando per Maestri come Martin Scorsese, Nagisa Oshima, David Lynch, Christopher Nolan. Da Labyrinth a Furyo, da L’ultima tentazione di Cristo a The Prestige, le sue pellicole sono tutte cult.
A cura di Valeria Morini
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Il mondo del rock faticherà a riprendersi dalla notizia della morte di David Bowie, forse l'ultima grande icona musicale che ci ha lasciato all'improvviso, curiosamente proprio mentre tutto il mondo era tornato ad acclamarlo per il suo nuovo album "Blackstar". Oltre all'incredibile percorso discografico, però, Bowie è stato anche un grande attore, capace di regalare una manciata di interpretazioni assolutamente indimenticabili. Trasformista e camaleontico sul palco, Bowie era perfetto anche come interprete sul grande schermo, grazie a una presenza scenica senza pari. Non sarà una caso che praticamente tutti i film che ha interpretato sono diventati dei cult.

L'esordio con "L'uomo che cadde sulla Terra"

Dopo alcuni piccoli camei, il cantante esordisce come protagonista assoluto in "L'uomo che cadde sulla Terra" di Nicolas Roeg (1976), tratto dal romanzo di fantascienza di Walter Tevis. È la storia dell'extraterrestre Thomas Jerome Newton che arriva sul nostro pianeta; un ruolo cucito addosso a Bowie, che negli anni immediatamente precedenti aveva impersonato sui palcoscenici il malinconico alieno Ziggy Stardust.

Da Miriam si sveglia a mezzanotte a Furyo

Curiosa è la partecipazione, ancora come protagonista, in "Gigolò" diretto dall'attore David Hemmings (quello di "Profondo rosso" e "Blow Up"), mentre la sua beve apparizione come se stesso in "Christiane F. – Noi i ragazzi dello zoo di Berlino" ha reso ancora più celebre il film tratto dal noto caso letterario. Nel 1983 è nell'opera prima di Tony Scott, il conturbante horror vampiresco "Miriam si sveglia a mezzanotte", al fianco di Catherine Deneuve e Susan Sarandon. Al film si ispirerà molti anni dopo la serie antologica "Hunger": i produttori, i fratelli Tony e Ridley Scott, chiameranno proprio Bowie nel ruolo di voce narrante nella prima stagione, per introdurre le storie autoconclusive ad alto tasso di sangue e eros.

Sempre nell'83, Bowie regala una delle sue più importanti interpretazioni in "Furyo" del grande regista giapponese Nagisa Oshima. Il maggiore Jack ‘Strafer' Celliers, prigioniero dei nipponici nella Seconda guerra mondiale, è un personaggio indimenticabile, affascinante, denso di ambiguità sessuale. Nel cast c'è anche un giovane Takeshi Kitano.

Indimenticabile in Labyrinth

Anche il successivo film guadagna lo status di culto: è "Tutto in una notte" del grande John Landis, in cui Bowie ha un piccolo cameo in un cast stellare che comprende Jeff Goldblum, Michelle Pfeiffer e una quantità incredibile di guest star. Dopo il musical "Absolute Beginners" di Julien Temple, il cantante regala il suo ruolo forse più celebre, quello del re dei Goblin Jareth nel fantasy "LabyrinthDove tutto è possibile" di Jim Henson.

Da Scorsese e Lynch all'Italia con Pieraccioni

Ormai consacrato come interprete di visionaria iconicità, Bowie si abbona ai grandi autori, che sembrano fare a gara per averlo nei loro film. Martin Scorsese gli regala così la parte di Ponzio Pilato nella sua versione "maledetta" della vita di Gesù, "L'ultima tentazione di Cristo". David Lynch lo chiama invece per il prequel su grande schermo della sua serie tv "Twin Peaks", il controverso "Fuoco cammina con me". E quando il regista e pittore Julian Schnabel realizza "Basquiat" sulla vita del celebre artista, Bowie ruba la scena al protagonista Jeffrey Wright con la sua personificazione di Andy Warhol.

Il cantante di "Heroes" riesce persino a ritagliarsi una parentesi italiana con "Il mio West" di Giovanni Veronesi, come cattivissimo pistolero al fianco di Pieraccioni e Harvey Keitel (commosso è il ricordo tributato poche ore fa da Alessia Marcuzzi, anche lei nel cast). Infine, alcuni camei straordinari chiudono la sua carriera attoriale.

Il cameo in Zoolander, il ruolo di Tesla in The Prestige

Nel pazzoide e divertentissimo "Zoolander" (2001), la sua fulminea entrata in scene "as himself" è a dir poco eccezionale. Bowie però non si accontenta di fare la special guest star e, nel 2006, un po' invecchiato ma ancora irresistibile, è in "The Prestige" di Christopher Nolan con Christian Bale e Hugh Jackman, addirittura nel ruolo del vero scienziato Nikola Tesla. Le sue ultime interpretazioni sono in "August" e nell'adolescenziale "Bandslam – High School Band" in cui, ancora nei panni di se stesso, insegna alle nuove generazioni che cos'è il vero rock. Dimostrando ancora una volta di aver molto da offrire anche al mondo del cinema.

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