Davide Ferrario ha voluto Toni Servillo per il nuovo film documentario Piazza Garibaldi
Ripercorre l'itinerario dei Mille, Davide Ferrario, dopo oltre 150 anni il regista propone un viaggio nella penisola italiana per raccontare e testimoniare l'importanza di Garibaldi e della sua impresa, che ha portato molte città a titolargli vie e piazze. Il 19 aprile partiranno le riprese da Bergamo che detiene il primato di volontari nella spedizione garibaldina, per poi toccare Pavia, Torino patria dell'unità d'Italia che quest'anno compie appunto 150 anni e Genova.
Abbandonando il nord si fa un salto a Caprera, isola dell'esilio del comandante, per poi gestire la questione meridionale e il fulcro della spedizione in Sicilia nelle città di Milazzo, Marsala e Palermo. I luoghi sanguinari delle battaglie saranno accompagnati da lembi di letteratura di grandi autori da Sciascia a Leopardi, da Macchiavelli a Saba, portati a rinnovato splendore da altrettanto talentuosi attori italiani: Toni Servillo, Filippo Timi padre per Salvatores e nell'apprezzato Vincere di Bellocchio candidato ai David e Marco Paolini affermato attore teatrale che ha collaborato con Daniele Luchetti, il citatissimo Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati.
Ferrario che tre anni fa raggiunse il successo internazionale sempre con un documentario on the road, La strada di Levi film pluripremiato, si è tanto dedicato al suo paese, raccontando le bellezze delle sue città come il museo del cinema di Torino in Dopo Mezzanotte, le non troppe bellezze ma simpatie di Luciana Littizzetto e Neri Marcorè in Se devo essere sincera e il musical girato in carcere Tutta colpa di Giuda, con la regina del gossip Kasia Smutniak progetto d'avanguardia che ha portato la sua ispirazione ad un altro livello di importanza.
Ambra Zamuner