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Disney censura Lilli e il vagabondo, la canzone razzista dei gatti siamesi non sarà nel remake

La mannaia della censura politicamente corretta si abbatterà sul remake di Lilli e il vagabondo: dite addio ai mici Si e Am, troppo stereotipati e offensivi per il pubblico asiatico. L’ennesimo remake di un classico della casa di Topolino (il capolavoro del 1955) uscirà solo in streaming, sulla piattaforma Disney Plus.
A cura di Valeria Morini
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La mania di Disney di rifare praticamente tutti i suoi capolavori in nuove versioni live action  passa attraverso l'inevitabile aggiornamento alle regole moderne del politicamente corretto. Così, dopo i corvi/afroamericani di "Dumbo", anche i gatti siamesi di "Lilli e il vagabondo" "soccombono" davanti alla mannaia della censura. La celebre canzone dei perfidi mici non comparirà nel rifacimento con attori in carne e ossa e pare che anche gli stessi gatti saranno sostituiti da altri animali, non ancora identificati.

Perché i siamesi spariranno dal rifacimento

Il motivo? I due felini che nel cartone animato del 1955 danno parecchio filo da torcere a Lilli, vale a dire Si e Am, rappresentano una versione stereotipata della cultura asiatica. Ambigui e infidi, provenienti per loro stessa ammissione dal Siam (l'odierna Thailandia, probabile terra d'origine di questa affascinante razza), i due mici sono personaggi decisamente scomodi e offensivi per la mentalità di oggi, specie considerando l'importanza del mercato asiatico per i film hollywoodiani contemporanei. Del resto, Disney ha spiegato che non includerà nella sua piattaforma di streaming "I Racconti dello Zio Tom", oggi considerato offensivo per la comunità afroamericana, ed eliminerà per lo stesso motivo la figura di Jim Corvo dal "Dumbo" originale (inspiegabilmente, dal momento che la scena dei corvi non sembra avere nulla di davvero razzista).

I prossimi remake Disney, Lilli e il vagabondo solo in streaming

La lunga ondata di remake Disney riparte da "Aladdin", in sala dal 22 maggio. Poi sarà il turno de "Il re leone", al cinema il 21 agosto. E ancora, sono previsti anche "Il gobbo di Notre Dame", "Mulan", "Pinocchio", "Peter Pan", "La spada nella roccia", "Lilo e Stitch", "La sirenetta", "Bancaneve e i sette nani", senza dimenticare "Maleficent 2", nelle sale da ottobre, e spin off dedicati al Principe Azzurro, Crudelia DeMon e Trilli. Precisiamo che il rifacimento di "Lilli e il vagabondo", diretto da Charlie Bean, non andrà al cinema ma sarà distribuito solo sulla piattaforma Disney Plus (rilasciata dal 12 novembre 2019).

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