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“Donnie Brasco”, il film con Johnny Depp e Al Pacino usciva 20 anni fa

Il cult di Mike Newell usciva negli USA il 28 febbraio 1997 e apportò un tocco di originalità ai gangsta-movie “alla Scorsese”, spostando l’asse verso un piano più mentale e psicologico. La storia dell’infiltrato Donnie Brasco e del mafioso “Lefty” Ruggiero appassiona, ancora oggi, milioni di cinefili in tutto il mondo.
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A cura di Ciro Brandi
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Il dramma poliziesco di Mike Newell, con Johnny Depp e Al Pacino, usciva il 28 febbraio 1997, in USA ed in breve è diventato un grandissimo cult del genere. Newell racconta la storia dell’agente dell’FBI, Joe Pistone (Depp) che s’infiltra nelle cosche mafiose di New York, col nome di Donnie Brasco. L’uomo riesce a farsi amico Benjamin “Lefty” Ruggiero (Al Pacino), uno dei più pericolosi esponenti, che si affezionerà a lui e col quale tenterà la scalata alla gerarchia della malavita. Quando Donnie scopre le verità che stava cercando, Lefty lo introdurrà ai vertici dell’organizzazione e, per lui, sarà difficilissimo tornare indietro senza far perdere la vita allo stesso Lefty

Donnie Brasco, un gangsta movie psicologico

Newell riuscì a mettere assieme due delle più grandi star del panorama hollywoodiano per mettere su un progetto “alla Scorsese”, ma che cammina su binari paralleli, senza mai incrociare le sue linee.  Il regista, partendo da una storia vera, tratta dalle memorie del Joe Pistone reale, ci racconta tutto il percorso di scalata alle gerarchie mafiose, dal gradino più basso a quello più alto, con tutti i rituali e le “tradizioni” di una casta a delinquere. Newell è bravissimo nel portare lo spettatore nella psiche di Donnie/Depp, a far vivere il disagio psicologico e morale di una persona che s’infiltra e resta quasi intrappolato come un topo in qualcosa di molto più grande di lui, che gli fa venire dubbi anche sulla sua vera natura, fino all’epilogo che non vi sveliamo qualora non aveste mai visto il film.

I buoni e i cattivi fusi nel personaggio di Donnie

Il rapporto di amicizia e fiducia che s’instaura tra agente e delinquente è autentico e si allontana dai gansta-movie pieni di sparatorie e scazzottate, per spostarsi su piano più mentale, dove l’eterna lotta tra buoni e cattivi si gioca sul filo del rasoio, fino a quasi fondersi nel personaggio di Donnie Brasco. Naturalmente, è impossibile non ricordare la straordinaria fotografia di Peter Sova, le musiche di Patrick Doyle e la scenografia di Donald Graham Burt, semplicemente perfette come cornice a questo capolavoro della cinematografia. Nella pellicola, oltre a Depp e Al Pacino, ci sono anche star del calibro di Anne Heche, Paul Giamatti, Michael Madsen e Tim Blake Nelson, fenomenali dei rispettivi ruoli. “Donnie Brasco”, partendo da un budget di circa 35 milioni di dollari, ne ha incassati globalmente quasi 125, ricevendo la nomination agli Oscar per la Migliore sceneggiature non originale, scritta da Paul Attanasio.

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