Dopo l’audio rubato di Tom Cruise, cinque membri si licenziano e lasciano la produzione
Il violento sfogo di Tom Cruise contro la sua crew che non indossava la mascherina sul posto di lavoro ha fatto il giro del mondo. È stata una lezione per noi che sottovalutiamo il virus, come ha ben scritto Andrea Parrella, ed è stata una dura lezione da digerire per lo staff. Stando a quanto riporta il Sun, infatti, cinque membri del nuovo film di Mission Impossibile hanno deciso di lasciare la produzione dopo quanto successo.
Lo staff ha lasciato la produzione del film
Come ha rivelato il tabloid britannico, il messaggio audio che ha fatto il giro del mondo ha rappresentato solo la punta dell'iceberg, l'ultimo atto di una tensione crescente che si è respirata in questi mesi. Da quando questo sfogo è diventato pubblico, secondo quanto scritto dal Sun, i membri della crew del film non ha più sopportato la situazione e ha deciso di mollare la produzione del film.
La rabbia di Tom Cruise
Tom Cruise, attore protagonista ma anche produttore esecutivo del film, si era infuriato con lo staff che non aveva rispettato le norme, mettendo a rischio la sicurezza non solo dell’intero cast e dello staff che lavora al film, ma la riuscita stessa delle riprese.
Grazie a noi a Hollywood sono tornati a fare film. Passo ogni giorno al telefono con ogni Studio, società di assicurazione e produttori che ci stanno prendendo ad esempio per tornare a fare film. Stiamo creando migliaia di posti di lavoro. Non voglio mai più vedere niente del genere! Se lo rifate, siete licenziati. Non accetto scuse. Questo atteggiamento non metterà del cibo sulla loro tavola, né permetterà loro di pagare le tasse universitarie. È pensando a questo che mi addormento ogni notte, al futuro di questa fottuta industria. Perciò mi dispiace, non me ne faccio nulla delle vostre scuse. Non sospenderemo questo film! Capito? Se vi vedo farlo di nuovo, siete fuori! Capito la responsabilità che avete? Mi fido di voi, ragazzi.
Ma, alla fine, i "suoi" ragazzi hanno lasciato il film.