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È morta Margaret Nolan, visual artist e attrice di 007 Goldfinger

Margaret Nolan, visual artist e attrice nel film 007 Goldfinger, è morta all’età di 76 anni. In 007 Goldfinger è la massaggiatrice di James Bond, ma soprattutto è la donna ricoperta d’oro nella sequenza d’apertura del film, la prima nel suo genere a essere mostrata in una installazione al prestigioso MoMa di New York.
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Margaret Nolan, visual artist e attrice nel film 007 Goldfinger, è morta all'età di 76 anni. Aveva collaborato al film con un piccolo ruolo ma soprattutto era lei la donna ricoperta d'oro nei titoli di testa del film e non Shirley Eaton, che nel film interpreta Jill Masterson. Quella sequenza è diventata la prima sequenza di apertura di un film a diventare un'installazione al MoMa di New York.

La carriera di Margaret Nolan

Nata a Norton Radstock, nel Somerset, da madre inglese e padre irlandese, Margaret Nolan è stata sposata con il drammaturgo Tom Kempinski nel 1967 e aveva divorziato nel 1972. Aveva due figli. Ha iniziato la sua carriera come modella, poi come attrice apparendo in numerose produzioni televisive, cinematografiche e teatrali. Tra queste menzioniamo "A Hard Day's Night the Beatles". 

Il film Goldfinger

Nel 1964, Margaret Nolan interpreta Dink, la massaggiatrice di James Bond in Goldfinger. Nella sequenza d'apertura del titolo, viene dipinta d'oro. È suo il volto e il corpo per la copertina del film e per i manifesti pubblicitari e non quello di Shirley Eaton, che nel film viene effettivamente ricoperta d'oro. La sequenza è ad oggi una delle più discusse e importanti della storia del cinema e della filmografia di James Bond. Alla domanda se quel tipo di immagine celebrasse la libertà femminile, lei rispose:

Quella sequenza celebra la forma fisica. Se fosse stato un nudo avrebbe potuto riguardare la libertà femminile perché fino a quel momento non avresti visto una donna nuda in una cosa pubblicamente visibile come quella. Non sono così pretenziosa, quindi dico di no, il movimento femminista non c'entra.

Resta il fatto che quella sequenza è entrata nella storia, diventando di fatto la prima sequenza d'apertura di un film a essere mostrata in una installazione al prestigioso MoMa di New York. Accadde nel 2012.

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