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È morta Marni Nixon, prestò la sua voce melodiosa a Natalie Wood in ‘West Side Story”

La cantante era definita la “voce fantasma” di Hollywood. Si è spenta a 86 anni per un cancro al seno. Nel corso della sua carriera prestò la sua voce melodiosa a Natalie Wood in “West Side Story”, cantò gli acuti presenti nella canzone “Diamonds are a girl’s best friend” al posto di Marilyn Monroe e fece cantare tantissime dive del cinema.
A cura di D.S.
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È morta Marni Nixon, la doppiatrice aveva 86 anni. È il New York Times a diffondere la notizia, che è poi stata confermata dall'agente dell'artista alla BBC. La Nixon si è spenta domenica 24 luglio, dopo una lunga lotta contro un cancro al seno. Nel mondo del cinema veniva definita la "voce fantasma".

Cantante di grande talento, infatti, prestò la sua voce melodiosa alle più grandi dive hollywoodiane tra cui Deborah Kerr nel film "Un amore splendido", Audrey Hepburn in "My fair lady" e Natalie Wood in "West Side Story".

Proprio con Natalie Wood ci fu qualche piccolo screzio. L'attrice, infatti, non era stata avvisata del fatto che tutte le parti del copione in cui era previsto che cantasse, sarebbero state eseguite da Marni Nixon. La Maria di "West Side Story" andò su tutte le furie, quando lo scoprì. Fu la stessa Nixon a rivelarlo al Times, in un'intervista rilasciata nel 2007.

"Non sapeva quanto del suo lavoro sarebbe stato svolto da un'altra persona. Non sapeva che le sue parti cantate sarebbero state tagliate e sarebbe stata montata solo la mia voce. Non credo che l'ego di Natalie Wood fosse in grado di accettarlo".

Marni Nixon è l'artefice degli acuti di Marilyn Monroe nella canzone “Diamonds are a girl’s best friend”

La cantante doppiò anche Sophia Loren e fu l'artefice degli acuti di Marilyn Monroe nella canzone “Diamonds Are a Girl’s Best Friend” intonata nel film "Gli uomini preferiscono le bionde". Nel 1998, invece, prestò la voce al personaggio di Nonna Fa nel cartone animato Disney "Mulan". In un'intervista rilasciata a The New York Journal-American nel 1964 disse del suo lavoro:

"È affascinante, è come entrare nell'attrice per cui stai cantando. È come tagliare la sommità della loro testa e vedere cosa c'è sotto. Devi sapere cosa provano e come parlano, per cantare come loro canterebbero se sapessero farlo".

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