È morta Monica Scattini, la toscana benestante della commedia italiana
È morta poco fa l'attrice Monica Scattini. L'Ansa riferisce che l'attrice è morta in un ospedale romano dopo una lunga mattia. Era figlia di Luigi Scattini, aveva solo 59 anni ed era un volto noto del cinema e della tv, presente nelle maggiori commedie all'italiana degli ultimi vent'anni. Era stata a lungo la compagna di "Er Patata", Roberto Brunetti. Tra le pellicole da lei interpretate "Lontano da Dove", nel 1983 le vale il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista. E ancora "La famiglia" di Ettore Scola, "Tolgo il disturbo" di Dino Risi", "Parenti Serpenti" di Mario Monicelli, dove era la figlia Milena, frustrata dal fatto di non essere riuscita ad avere figli. Vinse il "David di Donatello" per "Maniaci Sentimentali" di Simona Izzo nel 1994.
E sono celebri i suoi ruoli per Vanzina ("Selvaggi"), per Christian De Sica (in "Simpatici e antipatici" è Nicoletta). Di recente aveva partecipato alle fiction Mediaset "Elisa di Rivombrosa" e "Un ciclone in famiglia". Ha preso parte anche a grandi produzioni internazionali, seppure in piccoli ruoli: nel 1982 la dirige Francis Ford Coppola in "Un sogno lungo un giorno", nel 2009 è nel musical "Nine" di Rob Marshall. Il suo ultimo film è stato "Una donna per amica", uscito nel 2014 per la regia di Giovanni Veronesi.
Amava la Toscana, amava le sue origini. Lei era nata a Roma, ma madre e nonna erano della regione appenninica. Rivelò al blog "I Love Coffeeing"
La Toscana la sento molto mia, mia mamma e i suoi genitori sono toscani. Da bambina sono stata molto con i nonni, perché papà era spesso in viaggio tra un set e l’altro e mamma lo seguiva. Quindi la Toscana la sento mia anche se di fatto non ci sono nata e non ci ho vissuto stabilmente. Quando in auto passo il confine tra Toscana e Lazio lo sento un po’ questo I belong to Toscana. Questo stereotipo della Toscana un po’ stronzetta mi diverte molto! È nato con i Vanzina questo ruolo, da Selvaggi a Un Ciclone in Famiglia. Mi viene bene, naturale e non lo sento scomodo.
Una donna che amava molto la vita presa con filosofia e senza troppi affanni
Non vale la pena affannarsi in tutto, siamo così poco in questo mondo, che dovremmo avere come obiettivo quello di stare bene, di cercare di stare bene, di godere di tutto. Bisogna prendere il bene dal sole, dal mare, dalle risate, da un pranzo fuori, da un bel film.
In un cortometraggio a cui aveva preso parte nel 2014 dal titolo "Insieme, presentato come evento speciale alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, raccontava insieme ad Euridice Axen, Giorgia Wurth e Nicolas Vaporidis, i frammenti di vita reale di una giovane donna che convive con il cancro. La sua lotta era in prima linea, senza nascondersi. La terra le sia lieve.