E’ morto Arnold, Gary Coleman si spegne a soli 42 anni
Divo a soli undici anni Gary Coleman, il piccolo attore protagonista della serie Il mio amico Arnold (Different Strokes il titolo originale), ha pagato caro il successo ottenuto cedendo ai vizi e collezionando una serie di problemi con la giustizia, l'ultimo un caso di violenza domestica denunciato dalla moglie. Dopo aver scoperto di soffrire di nefrite, la malattia che blocca la crescita, Coleman si è dovuto sottoporre a cicli estenuanti di dialisi e un doppio trapianto di reni.
La morte dell'attore è sopraggiunta mercoledì notte dopo un incidente domestico e complicazioni dovute ad un'emorragia cerebrale, trasportato subito in ospedale dalla casa che ancora divideva con la moglie Shannon Price a Salt Lake City, la situazione è subito apparsa critica fino all'annuncio della morte la mattina di giovedì. L'addio ad Arnold è stato dato anche dalle celebrità che hanno fatto parte del cast del telefilm, la rinnovata Janet Jackson che apparve nella prima serie ha subito voluto ricordare con parole gentili l'amico scomparso, anche Todd Bridges, ha ricordato con affetto il periodo passato con Coleman sul set, Bridges interpretava il fratello maggiore Willis nel telefilm, a cui veniva sempre rivolta la stessa domanda che rese famoso il personaggio di Coleman "Che cavolo stai dicendo Willis?"
Il cast de Il mio amico Arnold sembra quasi in preda ad una maledizione, che dura ormai da anni, l'attrice Dana Plato che interpretava Kimberly morì nel 1999 per overdose di farmaci, da tempo aveva problemi di alcool e droga e viveva in una roulotte nella periferia di Las Vegas. Lo stesso Bridges ebbe problemi di alcool e passò molto tempo ad entrare e uscire di prigione, attualmente sembra essersi rimesso in carreggiata apparendo in qualche show in tv e tenendosi lontano dai guai. Different Strokes rimane comunque nei cuori di tutti, come una delle serie cult dell'infanzia, che oggi potrebbero far sorridere ma che per allora affrontavano temi importanti come l'adozione e le famiglie interraziali.
Ambra Zamuner