Far East Festival, il coreano Castaway on the Moon vince a Udine
Si è chiusa ieri a Udine l'edizione 2010 del Far East Film Festival, manifestazione ormai di primo piano nel panorama nazionale e non solo, ed evento festivaliero di maggiore importanza in queste ultime settimane (insieme al GLBT Festival di Torino, che abbiamo abbondantemente documentato in tempo reale nei giorni scorsi, e che ha visto il successo del bellissimo El Nino Pez di Maria Puenzo).
Decine di pellicole provenienti da Corea, Giappone, Indonesia, Singapore, Filippine, Thailandia, e da tutto l'universo orientale, con anteprime di notevole importanza (tra cui quest'anno ha spiccato Vendicami, nuovo film di Johnnie To, ora uscito anche nelle sale), e vari generi rappresentati dal 23 aprile fino a ieri, tra concorso, omaggi e retrospettive. La premiazione ha decretato i favoriti dal pubblico, che ha espresso i propri giudizi. Il Black Dragon Audience Award ha classificato al terzo posto Accidental Kidnapper del giapponese Hideo Sakaki, al secondo City of Life and Death del cinese Lu Chan, e al primo Castaway on the Moon del coreano Lee Hey-jun. L'Audience Award, invece, ha visto al terzo posto The Dreamer dell'indonesiano Riri Riza, al secondo il film di Sakaki, e al primo, ancora una volta, Castaway on the Moon, trionfatore assoluto di questa edizione del festival.
La pellicola coreana narra la storia di Kim, un giovane che tenta di suicidarsi tra le acque del fiume Han, non riesce nell'intento, e si ritrova trascinato dalla corrente sino a una sperduta e sconosciuta isola, sulla quale vive una ragazza reclusa nella propria solitudine.
Il premio My Movies Award è stato invece vinto da Bandage di Takeshi Kobayashi, gradevole commedia d'impronta musicale.
Alessio Gradogna