Fermati in Kazakistan col costume di Borat, Sacha Baron Cohen si offre di pagare la multa
Ricordate il mankini, l'assurdo e oscenissimo (in tutti i sensi) costume da bagno portato da Borat nell'omonimo film? Ebbene, un gruppo di sei turisti provenienti dalla Repubblica Ceca ha pensato bene di indossarlo durante un viaggio in Kazakistan, per le strade della capitale Astana. Immancabile il fermo da parte della polizia locale, che li ha multati per atteggiamento indecente. Ad accorrere in loro aiuto, però, è nientemeno che il Borat originale, l'attore comico Sacha Baron Cohen protagonista della pellicola del 2006.
Il vero Borat interviene
"Ai miei compagni cechi che sono stati arrestati. Mandatemi la prova che siete voi e pagherò la multa" ha scritto Sacha Baron Cohen sulla sua pagina Facebook, aggiungendo come indirizzo per comunicare la bizzarra mail arrestedforwearingyourmankini@gmail.com. I sei avventati turisti sono stati multati per 22.500 tenge a testa, corrispondenti a circa 58 euro. Una cifra non astronomica, ma il gesto dell'attore è comunque generoso.
Il Kazakistan contro Borat
Il Kazakistan, del resto, dichiarò guerra al film "Borat – Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan" già alla sua uscita. La pellicola comica, che vedeva Cohen nei panni dell'improbabile giornalista kazako Borat Sagdiyev in visita negli Usa, ottenne una candidatura agli Oscar e vinse un Golden Globe per il miglior attore protagonista, ma scatenò le vive proteste dello stato asiatico. Nel 2012, tuttavia il ministero degli Esteri kazako ringraziò ufficialmente Sacha Baron Cohen per aver contribuito a far aumentare il turismo nel Paese. I sei visitatori cechi, però, non sono stati apprezzati.