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Festa della donna 2011: 5 consigli per un 8 marzo in compagnia di un buon film

Non è necessario scendere in auto ed imbottigliarsi nel traffico per spettacoli di dubbio gusto: per la Festa della donna basta un dvd per divertirsi e riflettere.
A cura di cinema fanpage
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I nostri suggerimenti per la festa della donna

Alle nostre lettrici dedichiamo quest'oggi una guida che vuole suggerire un modo piacevole per festeggiare questo 8 marzo, lontane dagli eccessi che caratterizzano quelle manifestazioni che sembrano fare della donna un uomo. Certamente siamo influenzati dalla nostra passione – il cinema – ma nel consigliarvi di trascorrere la Festa della Donna in casa in compagnia di un buon film può rappresentare certamente un modo per ripensare e difendere la femminilità, tra chi, esaltandone virtù lavorative o esasperandone quelle commerciali, tira sempre e puntualmente la donna nel baratro del prodotto di consumo.

Per una serata del genere va bene la solitudine, così come la compagnia di qualche amica. Da non disdegnare, infine, la terza ipotesi, da dire forse sottovoce per non offendere quanti gioiscono della battaglia tra i sessi: di fondo, anche un uomo potrebbe essere da voi ammesso alla serata di riflessivo e piacevole relax. Passiamo ora ai film che riteniamo possano descrivere, in un modo o nell'altro, le qualità della donna.

Donne sull'orlo di una crisi di nervi

Film di Almodòvar, "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" potrebbe apparire, almeno dal titolo, un film finalizzato solo a ricalcare il cliché dell'isterismo. Ovviamente – e ne è garanzia la stessa identità del regista – non è così. Sono ovviamente donne le protagoniste di questo film, che, talvolta dopo aver vissuto rapporti amorose particolarmente travagliate, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. Commedia dal ritmo scorrevole con punte di ilarità impareggiabili, capace di svilupparsi attraverso storie che, nonostante razionalmente appaiano paradossali, non assumono mai il carattere sgradevole dell'impossibilità.

Bonnie e Clyde

La prova d'amore nella capacità di delinquere. In "Bonnie e Clyde" di Arthur Penn (titolo originale: "Gangster Story") non si parla della storia d'amore tipica, né di personaggi che facilmente ritroviamo nelle trame cinematografiche. A risaltare è ovviamente l'immagine di lei, che di certo rappresenta la donna capace di dare un amore sconfinato, ma – allo stesso tempo – di sconfinare oltre i limiti entro cui tradizionalmente viene costretta la donna. L'omicidio ed il coraggio, la capacità di sospendere il giudizio morale e quella di rischiare la propria vita: caratteristiche riconosciute all'eroe e al criminale, purché uomo.

Thelma et Louise

In "Thelma e Louise" – film del 1991 di Ridley Scott – il tema centrale è l'amicizia tra due donne che decidono di ricostruirsi una vita al di là di mariti ed amanti. Anche qui è il delitto ad aprire le porte ad un nuovo rapporto – questa volta di amicizia: Louise (Susan Sarandon) uccide l'aggressore di Thelma (Geena Davis). Entrambe si danno alla fuga, vivendo un'amicizia che dà al film i caratteri di una commedia, ma con l'ansia e i risvolti, legati all'inseguimento della polizia, che danno alla pellicole il carattere tipico del film drammatico. Che non sia, però, un indizio sul finale…

tootsie

Tootsie. Film del 1982 di Sydney Pollack, in cui il protagonista (interpretato da Dustin Hoffman) decide di fare carriera attraverso uno stratagemma che lo costringerà a ripensare il proprio giudizio sul mondo femminile. Il protagonista, Michael Dorsey, è infatti un attore che per aggiudicarsi un ruolo a Broadway decide di recitare nella vita di tutti i giorni il ruolo di una donna. Commedia divertente che non rinuncia ad offrire qualche interessante spunto di riflessione e che soprattutto si impreziosisce grazie all'interpretazione di Hoffman. Film che, per inciso, ha avuto ben 6 candidature agli Oscar.

volver - Tornare

Nella nostra "Top 5" inseriamo un altro film di Pedro Alodòvar. In "Volver" ritroviamo Carmen Maura (protagonista di "Donne su una crisi di nervi") affiancata dalla magnifica Penelope Cruz. Nella nostra breve rassegna si tratta del terzo film in cui l'incipit della storia è proprio un delitto: Paula (P. Cruz) pugnala il patrigno che tentava di abusare della madre, Raimunda. In questo, tuttavia, non comincia una fuga fatta di strade e sirene della polizia, ma una più complessa ed interiore rielaborazione del proprio passato.

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