Festival di Cannes 2016, tris italiano alla Quinzaine: sono Bellocchio, Virzì e Giovannesi
Il Concorso del Festival di Cannes ha lasciato l'Italia a bocca asciutta, con zero titoli nostrani presenti nella competizione principale. Uno smacco – inutile negarlo – che appare quasi speculare alla situazione della scorsa edizione: allora furono ben tre i titoli italiani presenti ("Mia madre" di Nanni Moretti, "Youth – La giovinezza" di Paolo Sorrentino, "Il Racconto dei Racconti" di Matteo Garrone), ma nessuno di loro riuscì a conquistare un premio. A consolare il Belpaese del magro risultato di quest'anno, arriva fortunatamente la Quinzaine des Realisateurs, sezione certo minore e non competitiva ma non trascurabile, il cui programma (rilasciato solo oggi) conta la bellezza di tre film provenienti dall'Italia: "Fai bei sogni" di Marco Bellocchio (anche film di apertura), "La pazza gioia" di Paolo Virzì e "Fiore" di Claudio Giovannesi.
Il numero complessivo dei film del nostro Paese presenti a Cannes 2016 sale così a sei: ai tre già detti vanno aggiunti "Pericle il Nero" di Stefano Mordini (Un Certain Regard), "I tempi felici verranno presto" (Semaine de la Critique) e il documentario "L’ultima spiaggia" di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan (Fuori concorso).
"Fai bei sogni", "La pazza gioia" e "Fiore"
Il film di Marco Bellocchio "Fai bei sogni" è tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Massimo Gramellini (dedicato al superamento della morte della madre) e vede nel cast la francese Bérénice Bejo (l'attrice di "The Artist") a fianco di Valerio Mastandrea e Fabrizio Gifuni. "La pazza gioia", nuova pellicola di Virzì a tre anni da "Il capitale umano", è invece interpretato da Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, è sceneggiato dallo stesso regista insieme a Francesca Archibugi e racconta della strana amicizia tra due donne mentalmente disturbate. "Fiore" di Claudio Giovannesi ("Alì ha gli occhi azzurri") racconta invece la storia di un amore adolescenziale nato tra le sbarre di un carcere minorile; anche in questo caso, vi appare l'eclettico e sempre impegnatissimo Valerio Mastandrea.
Tutti i film della Quinzaine des Realisateurs
Ecco l'elenco completo dei titoli presenti alla Quinzaine des Realisateurs: italiani a parte, alta è l'attesa per "Neruda", il biopic di Pablo Larraín dedicato al grande poeta cileno.
Fai bei sogni (Marco Bellocchio) – Film d’apertura
L’économie du couple (Joachim Lafosse)
L’effet aquatique (Solveig Anspach)
Divine (Uda Benyamina)
La pazza gioia (Paolo Virzì)
Neruda (Pablo Larraín)
Ma vie de courgette (Claude Barras)
Mean Dreams (Nathan Morlando)
Risk (Laura Poitras)
Tour de France (Rachid Djaidani)
La vie de Thérèse (Sébastien Lifschitz)
Raman Raghav 2.0 (Anurag Kashyap)
Wolf and Sheep (Shahrbanoo Sadat)
Fiore (Claudio Giovannesi)
Poesía Sin Fin (Alejandro Jodorowsky)
Dog Eat Dog (Paul Schrader) – Film di chiusura