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Festival di Cannes, Kristin Scott Thomas madrina sulla Croisette

La brava attrice di Luna di Fiele, Il paziente inglese e Gosford Park aprirà e chiuderà le danze del prossimo Festival di Cannes.
A cura di Alessio Gradogna
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Kristin Scott Thomas madrina del festival di Cannes

Sarà Kristin Scott Thomas la maestra di cerimonia del prossimo Festival di Cannes, (che sarà aperto da Robin Hood) in programma nel mese di maggio. L'attrice aprirà le danze, chiamando sul palco il presidente di giuria Tim Burton (recentemente già premiato in Francia) e gli altri membri, e poi tornerà per presentare la serata finale, nella quale saranno annunciati il vincitore della prestigiosa Palma d'Oro (il premio cinematografico più importante dell'anno, per alcuni versi anche più dell'Oscar) e degli altri riconoscimenti.

Un bella e ulteriore dimostrazione di stima per la Scott Thomas, che torna nel ruolo che già le era stato assegnato nel 1999. Un'attrice di ottimo livello, che ha saputo affermarsi artisticamente dopo una vita con molte difficoltà (il padre morto quando aveva solo 5 anni, i lavori umili per contribuire al sostentamento dei quattro fratelli). Eppure Kristin, nata in Cornovaglia, dove è stato in parte girato Alice in Wonderland), ha sempre cercato di portare avanti i suoi sogni, e dopo i primi fallimenti ha iniziato a cogliere l'obiettivo a metà degli anni '80, prima con qualche apparizione in teatro e serie Tv, e poi con i primi ruoli cinematografici.

Il grande successo è arrivato ad inizio anni '90, con lo splendido e conturbante capolavoro erotico Luna di Fiele di Roman Polanski, e poi con Quattro matrimoni e un funerale. Ha conquistato definitivamente Hollywood con Il paziente inglese, poi l'abbiamo rivista ad esempio nello shakesperiano Riccardo III, in Mission: Impossibile, L'uomo che sussurrava ai cavalli e Gosford Park di Robert Altman. Negli ultimi anni, non avendo giustamente più niente da dimostrare a nessuno, ha abbandonato l'America, per sistemarsi definitivamente in Francia e dedicarsi a pellicole d'autore maggiormente lievi e intimiste.

Alessio Gradogna

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