Flop per Will e Jaden Smith, la mania dei genitori “impresari” non convince
Will Smith ormai pare essere un padre inseparabile dal piccolo Jaden, 15 anni a luglio e la voglia sfrenata di sfondare nel mondo del cinema. Il premuroso papà, star di Hollywood da più di un ventennio, ce la sta mettendo tutta e ha accettato anche di ballare con lui la sigla di Will il principe di BelAir pur di mettererlo in buona luce davanti ai media. C’è qualcosa però che non va. Stando agli incassi dell’ultimo film, dal titolo After Earth, il successo riscosso con La ricerca della felicità sembra decisamente lontano.
After Earth non soddisfa al botteghino – I 27 milioni di incasso, per un costo totale di 130 milioni, non hanno soddisfatto il divo di Hollywood, abituato a ben altre cifre, con una media di incasso di almeno 40 milioni di dollari. "Volevamo assolutamente lavorare ancora insieme – ha dichiarato l'attore di Independence Day – così è stato lui ad avere un’intuizione che si è trasformata nell’idea di raccontare di un rapporto conflittuale da risolvere in una situazione di particolare pericolo”.
La piaga dei genitori "impresari" – Ma la smania di promuovere il figlio Jaden come promessa cinematografica della prossima generazione di attori pare abbia penalizzato invece di favorire i buoni intenti degli ambiziosi genitori, che da tempo stanno lavorando duramente anche per la figlia Willow, aspirante cantante appena dodicenne. Una tendenza, quella dei genitori “impresari”, sempre più diffusa nel mondo dello showbiz. Basti pensare ai tanti altri figli d’arte, come la primogenita di Madonna, Maria Lourdes, già lanciatissima nel campo della moda e della piccola Suri Cruise, figlia di Tom e Katie Holmes, icona di stile per le precoci under 10.
