Capitano dei giorni in cui si ha la fortuna di raccontare le cose che ci piacciono, e a me è capitato con Francesco Nuti. Volevo vedere la sua forza, rubargli un briciolo della sua energia, incrociare il suo sguardo sopra e sotto un palco. E sono riuscito a farlo durante “Ti presento un amico”, una serata organizzata da Trisomia 21, l’associazione che segue i ragazzi con la sindrome di Down riuscendo a fornire loro quei servizi sanitari e ricreativi che lo Stato non è in grado di offrire loro. La serata serviva a raccogliere fondi, perché per mandare avanti tutte le attività occorrono cinquecentomila euro l’anno. E’ una sfida difficile e proprio per questo alla serata è stato chiamato a partecipare anche Francesco Nuti, uno che di sfide difficili (e film fantastici) è un Maestro.
Francesco Nuti non ha presenziato alla serata come ospite d’onore, non ha presenziato come vip, non ha presenziato per raccontare i suoi film o strappare una lacrima sulla storia dei suoi ultimi anni. Francesco Nuti ha partecipato, non ha presenziato. Francesco Nuti ha commosso e si è commosso, ma come ci si commuove fra amici, fra persone che si vogliono bene e condividono la forza di un cammino e la speranza di progetti futuri, legati al cinema e alla vita. Francesco Nuti ora è presente, anzi è presentissimo. Ed è “tutto di un pezzo”, come ha ricordato sul palco l’attrice e presentatrice Gaia Nanni, che insieme ad Alessandro Riccio ha presentato un estratto del loro spettacolo “La Meccanica dell’Amore”. Alla serata ha partecipato anche Paolo Migone, livornese trapiantato a Zelig.