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“Ghostbusters”, Leslie Jones in lacrime per gli insulti razzisti: “Sto male, ho paura”

Il film “Ghostbusters – Le Acchiappafantasmi” di Paul Feig è uscito nelle sale in questi giorni. Leslie Jones, però, non ha potuto godere a pieno di questa soddisfazione. L’attrice è stata sommersa da insulti razzisti: “Mi hanno definito ‘scimmia’, mi hanno inviato foto dei loro fondoschiena e immagini con dello sperma sulla mia faccia”. In lacrime, poi, ha urlato il suo dolore su Twitter.
A cura di Daniela Seclì
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In questi giorni, il film "Ghostbusters – Le Acchiappafantasmi" è arrivato nelle sale. Per il reboot della celebre pellicola degli anni '80, Paul Feig ha puntato su un cast tutto al femminile. A combattere contro gli spiriti che minacciano Manhattan sono Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones.

Quest'ultima, purtroppo, non ha potuto godere a pieno, la gioia di assistere al frutto di mesi di lavoro. Alcuni utenti, infatti, hanno preso di mira Leslie Jones inondando i suoi profili social di insulti razzisti. L'attrice di "Ghostbusters – Le Acchiappafantasmi" è rimasta profondamente colpita dalla "valanga di odio" che si è abbattuta su di lei e ha espresso il suo dolore, in un lungo sfogo sui social: "Sono stata definita scimmia, mi hanno mandato foto dei loro fondoschiena, ho ricevuto anche un'immagine con dello sperma sulla mia faccia. Sto cercando di capire cosa significhi il termine ‘umano'". Quindi ha aggiunto:

"È così triste che molti dei commenti sembrano provenire da ragazzini ignoranti. Dovreste odiarvi perché diffondete questo tipo di odio. Anche nel mio giorno peggiore, non riuscirei a odiare in questo modo. Mi hanno inviato un video in cui un tizio urla di odiare i neri. Nessuna vergogna o compassione per la vita umana. È una cosa che mi terrorizza. Mi chiedevo perché alcune celebrità non avessero un profilo su Twitter. Ora lo so. Non puoi essere gentile e comunicare con i fan, perché le persone sono pazze. Anche se adoro usare Twitter e pubblicare foto delle cose meravigliose che accadono in questa vita che ho avuto la benedizione di avere, non so più se lo farò. Anche se vi piace pensare che gli attori non siano umani, vi darò qualcosa su cui riflettere. Sono più umana e reale di quanto crediate, non sono diversa da coloro che sognano di fare ciò che amano. Non ho mai detto di essere migliore degli altri o speciale, provo solo a fare il mio lavoro come meglio posso. Questo atteggiamento mi ferisce. Ho pensato ‘Ok, ho dato prova del mio valore' e poi sono stata colpita da una valanga di odio. Lo so che esiste il razzismo, ma sono ancora così ingenua da pensare che alcune cose stessero cambiando. Sono così stanca di tutto questo. Vorrei riuscire a odiare ma non posso farlo, perché so che ciò non risolverebbe le cose e mi renderebbe solo triste. So che esiste il razzismo, ma dobbiamo fare in modo che le persone si prendano la responsabilità per l'odio che diffondono. Smettetela di dirmi di ignorarli perché il mondo va così. Tutte stron*ate. Dite loro di tacere, fate qualcosa. Ho tutto il diritto di ritenermi offesa e di essere incaz*ata".

Leslie Jones: "Non ho fatto niente per meritare questo inferno"

Infine, l'attrice ha concluso: "Mi sembra di vivere un inferno personale. Non ho fatto niente per meritarlo. È troppo. Fa troppo male ora. Stanotte lascio Twitter in lacrime e con il cuore molto triste. Tutto ciò è successo perché ho fatto un film. Potete anche odiare il film, ma la mer*a che ho ricevuto oggi è sbagliata".

La solidarietà del regista Paul Feig e la reazione di Twitter

Sono tante le star che sono intervenute sui social esprimendo la loro solidarietà nei confronti di Leslie Jones. Tra loro anche il regista del film Paul Feig, che su Twitter ha scritto: "Leslie Jones è una delle persone migliori che conosca. Ogni attacco personale a lei, è un attacco a tutti noi". BuzzFeed ha contattato il portavoce di Twitter che ha spiegato:

"Questo tipo di condotta non è permessa su Twitter e abbiamo agito su molti dei profili segnalati da Leslie e da altri utenti. Ci affidiamo alle persone perché ci segnalino questi comportamenti ma stiamo investendo anche nella ricerca di nuovi strumenti per fermare questo tipo di abusi. Sappiamo di avere ancora tanto lavoro da fare".

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