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Gianfranco Gallo: “Mai contro Servillo ma non è la vittoria del cinema napoletano”

Dopo un post su Facebook in cui si interrogava sul presunto stato del “cinema napoletano”, Gianfranco Gallo si è visto tirare in mezzo in uno scontro da lui mai voluto: “Mi hanno messo contro Servillo, ma io non ho niente contro di lui”. A Fanpage.it, l’attore chiarisce e si lascia andare a una riflessione molto più ampia: “Tre film con lo stesso personaggio: è la vittoria di un singolo, magari di un gruppo. Non di tutto un movimento”.
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Dopo un post su Facebook in cui si interrogava sul presunto stato del "cinema napoletano" – "Un attore con tre film a Venezia, è il trionfo del cinema napoletano o la sua fine?"Gianfranco Gallo si è visto tirare in mezzo dalla stampa in uno scontro da lui mai voluto e mai richiesto: "Mi hanno messo contro Servillo, ma io non ho niente contro Servillo. Hanno preso un post e hanno costruito una notizia, prendendo una foto fatta apposta dove io mostro le tre dita". Una riflessione molto più ampia, invece, quella dell'attore figlio di Nunzio Gallo, popolare nel ruolo di Avitabile in "Gomorra – La Serie", che dice: "Tre film con lo stesso personaggio: è la vittoria di un singolo, magari di un gruppo. Non di tutto un movimento". 

Gianfranco, proviamo a spiegare cosa volevi dire con quel tuo post sul "cinema napoletano". 

Avevo letto – tra i social e la stampa – di "trionfo del cinema napoletano", allora la mia era una semplice riflessione: avere tre film con lo stesso personaggio come protagonista è la vittoria del "cinema napoletano"? Per me, no. È la vittoria di un gruppo, la vittoria di un singolo; ma non possiamo parlare di vittoria del "cinema napoletano" come movimento.

Quando si potrebbe parlare, invece, di movimento?

A mio parere si può parlare di "movimento" e di "trionfo del cinema napoletano" con cinque, sei, sette film diversi con tematiche diverse e con attori diversi. Io volevo solo aprire uno spazio di riflessione e infatti la domanda era chiara: dalla percezione degli attori, è un trionfo? Sicuri?

Il post di Gianfranco Gallo, poi rimosso
Il post di Gianfranco Gallo, poi rimosso

Quindi, possiamo sgombrare ogni dubbio: tu non hai niente contro Toni Servillo?

Mi hanno messo contro Servillo, ma io non ho niente contro Servillo. Hanno preso un post e hanno costruito una notizia, prendendo una foto fatta apposta dove io mostro le tre dita. Quello era per il film "Tre tocchi" di Marco Risi che presentammo proprio a Roma e questo mi fa pensare che è stata tutta una cosa scorretta e costruita. E questo mi ha dato fastidio. Poi, se vogliamo fare allargare il campo e fare una riflessione, ti dico pure un'altra cosa.

Prego. 

Io ho fatto un film, "Dodici repliche", spendendo un quinto di quanto in genere si spende per un piccolo film. È venuta fuori una storia che ha raccontato qualcosa di importante, ambientato nel mondo del teatro dal punto di vista di un attore omosessuale. L'ho inviato quindi a Venezia, alle Giornate della Critica, alle Giornate degli Autori, proprio per tastare il territorio. Sai cosa mi hanno risposto?

Cosa?

Mi è stato risposto che c'erano "troppi film italiani in gara". E allora l'ho inviato ai festival indipendenti all'estero. Mi sono messo in gioco. E a Montreal abbiamo vinto come miglior film Lgbt+, così come a Londra. A New York ho vinto anche il premio come miglior attore. Allora mi chiedo: all'estero non capiscono qualcosa oppure c'è in Italia qualcosa che non funziona? Io credo più sia la seconda. Poi dovremmo aprire un altro capitolo.

Quale?

Quello del riscontro con la realtà. Questi film che vanno ai Festival, alla fine della fiera, quanto incassano?

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