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Gli ultimi saranno ultimi: nello spettacolo a teatro, Paola Cortellesi interpretava tutti i ruoli

Nel 2015, Massimiliano Bruno portava nelle sale questo film drammatico in cui Paola Cortellesi è Luciana, un’operaia che vive il suo sogno d’amore con il marito Stefano (Alessandro Gassmann). Nonostante i problemi economici, i due decidono di avere un figlio, ma la precarietà del mondo del lavoro, e la conseguente disperazione, porteranno la donna a compiere un gesto estremo. Ecco 5 curiosità che dovete sapere.
A cura di Ciro Brandi
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Nel 2015, usciva nelle nostre sale “Gli ultimi saranno ultimi”, film drammatico di Massimiliano Bruno, con protagonisti Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann. Nella pellicola, l'attrice è Luciana, una donna normale e molto semplice che sogna solo di condurre una vita dignitosa assieme a suo marito Stefano (Gassmann). Proprio quando il suo sogno d’amore sta per giungere al coronamento massimo, quando la pancia comincia a crescere, il mondo di Luciana inizia a perdere pezzi: si troverà senza lavoro e in preda alla disperazione più totale. La donna, a quel punto, deciderà di reclamare giustizia e diritti di fronte alla persona sbagliata, proprio un ultimo come lei, il poliziotto Antonio Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio). Ecco 5 curiosità che dovete assolutamente sapere.

1. A teatro, Paola Cortellesi interpretava tutti i personaggi

Il film è basato sull’omonima pièce teatrale scritta sempre da Massimiliano Bruno, in cui Paola Cortellesi interpretava tutti i personaggi. Lo spettacolo è stato un grande successo e ha avuto tantissime repliche tra il 2005 e il 2007. A differenza del film, la pièce durava solo una notte (invece di 9 mesi) e c’era una voce narrante rappresentata dal personaggio della donna delle pulizie. Inoltre, il passato dei personaggi era solo evocato, ovviamente, per esigenze di copione e di tempo.

2. Le prove con gli attori in un piccolo teatro di Testaccio

Massimiliano Bruno ha dichiarato che questo film per lui è stato un progetto molto sentito e personale, che l’ha portato a ricordarsi delle sue radici e dunque andava girato non tralasciando alcun dettaglio. Il regista ha, quindi, deciso di fare tantissime prove con gli attori in un piccolo teatro di Testaccio, lavorando sulla “verità” dei personaggi, senza mai andare sopra le righe.

3. Lara Balbo e le difficoltà con l’accento romano

Lara Balbo, nel film Matilde, colei che provocherà il licenziamento di Luciana/Paola Cortellesi, ha raccontato che la maggiore difficoltà che ha avuto sul set è stata quella di imparare bene l’accento romano. Veneziana doc, l’attrice si è adoperata cercando video on line di gente che parlasse in questo modo, ma l’hanno aiutata molto anche le ripetizioni scolastiche che dava in quel periodo ad alcuni adolescenti romani.

4. Le canzoni più belle della colonna sonora

La splendida colonna sonora del film include le canzoni “Infinito”, di Raf; “Quello che non c’è”, cantata dagli Afterhours; “Oh My Love”, di Riz Ortolani e cantata da Katyna Ranieri e “Ultimi”, scritto appositamente per il film da Kaballà e Filardo e interpretato dalla bravissima Paola Turci.

5. Gli incassi e le candidature ai David di Donatello e ai Nastri d’argento

“Gli ultimi saranno ultimi” è riuscito ad incassare 2.453.000 euro ed è stato candidato a 3 David di Donatello (Migliore attrice protagonista a Paola Cortellesi, Migliore attore non protagonista a Fabrizio Bentivoglio e Premio David Giovani a Massimiliano Bruno); 2 Nastri d’argento (Migliore attrice protagonista a Paola Cortellesi, Migliore attore non protagonista a Fabrizio Bentivoglio) e al Ciak D’oro, sempre  a Fabrizio Bentivoglio come Miglior attore non protagonista.

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