“Greenbook” è il film Oscar più visto in Italia negli ultimi 15 anni
È stato sicuramente un film che si è distinto nell'offerta cinematografica 2018/2019 e ha portato a casa tantissimi premi e riconoscimenti, dai Golden Globe ai recenti Oscar. Green Book ha vinto come film dell'anno e ha consentito a Mahershala Ali di emergere anche come miglior attore non protagonista, nonostante l'interpretazione di Viggo Mortensen sia stata acclamata in tutto il mondo. Adesso, il capolavoro di Peter Farrelly ha tagliato un nuovo ambito traguardo, ovvero quello di pellicola più vista in Italia tra i vincitori degli Oscar come miglior film degli ultimi 15 anni.
Con i suoi 9,5 milioni di euro è il maggiore incasso nel nostro Paese e ha superato anche i 9,4 milioni di The Departed – Il bene e il male, uscito nel 2006. Oltre ai premi già menzionati, di miglior film e miglior attore non protagonista, ha portato a casa anche: Migliore sceneggiatura originale (Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly), la candidatura per il migliore attore protagonista a Viggo Mortensen e la candidatura per il miglior montaggio a Patrick J. Don Vito. Incetta di riconoscimenti in egual misura ai Golden Globe, dove ha vinto: Miglior commedia o musical dell'anno, miglior attore di commedia o musical (Viggo Mortensen), miglior attore non protagonista (Mahershala Ali) e miglior sceneggiatura (Brian Hayes, Peter Farrelly e Nick Vallelonga).
Green Book ha debuttato nelle sale italiane il 31 gennaio 2019, acquisito da Eagle Pictures e Leone Film Group, e dopo nove settimane è ancora programmato con successo in tutta Italia. Ispirato alla storia vera di Tony Lip, padre dello sceneggiatore Nick Vallelonga, racconta l'inaspettata l'amicizia tra un buttafuori italoamericano, rozzo e dal cuore puro, e un pianista afroamericano nell'America negli anni sessanta, omosessuale e soggetto ancora alle restrittive regole della segregazione razziale. Il rapporto, stridente dalle sue prime battute, si rivelerà un'epifania per entrambi, filtrato dalle rispettive capacità di miglioramento dell'altro e dalla capacità di entrare nei rispettivi mondi, condividendo l'atroce condizione di sentirsi parimenti emarginati dalla società.