Hollywood teme la Corea del Nord, non si girerà “Pyongyang” con Steve Carell
Dopo che Sony Pictures ha cancellato l'uscita in sala di "The Interview" in seguito alle minacce degli hacker coreani, la paura di fronte ad attacchi informatici (o addirittura terroristici) sembra paralizzare la produzione cinematografica americana. Nonostante persino Obama abbia criticato la scelta della Sony, un altro film è stato bloccato, ancora prima dell'inizio delle riprese. Si tratta di "Pyongyang", un progetto che avrebbe coinvolto l'attore Steve Carell, celebre per i suoi ruoli comici in "40 anni vergine" e "Un'impresa da Dio", e il regista Gore Verbinski, autore della saga "Pirati dei caraibi" e di "Lone Ranger".
Il film doveva ispirarsi all'omonima graphic novel scritta dal canadese Guy Delisle, autore e illustratore celebre per i suoi viaggi intorno al mondo che racconta in fumetti colmi di emozioni e ironia. "Pyongyang" rievoca il bizzarro periodo passato da Delisle in Corea Del Nord per motivi di lavoro e dipinge un ritratto straniante della capitale asiatica.
La Fox e la casa di produzione New Regency hanno acquistato i diritti della storia per riadattarla in una versione cinematografica che avrebbe dovuto avere come protagonista proprio Carell, attore sempre più in cerca di ruoli "difficili", come dimostra la sua recente partecipazione al thriller "Foxcatcher".
Evidentemente, i recenti fatti che hanno coinvolto la Sony hanno spinto i produttori americani a considerare questo soggetto troppo delicato e rischioso.
Gore Verbinski, inizialmente scelto per dirigere la pellicola, non ha gradito affatto la scelta, che commentato così a Deadline:
Ieri la New Regency ha annunciato che la Fox non distribuirà più il film. Vorrei precisare però che prima di tale decisione, la pellicola aveva ottenuto i finanziamenti e il via libera sia da Fox che dalla New Regency. Mi è stato comunicato, in modo molto chiaro, che vista la situazione alla Sony, la Fox ha preferito fare un passo indietro e di conseguenza, la New Regency, che è rimasta senza un distributore, è stata costretta a cancellare il film. Personalmente trovo assurdo che la paura elimini la possibilità di raccontare storie che descrivono la nostra abilità nel superare la paura… É un controsenso.