Hung, il ragazzo squillo nella serie più controversa d’America
"E' dura fare una vita indecente" è il sottotitolo della nuova serie della HBO, rete famosa per commercializzare i temi semi scabrosi e renderli un cult (Sex and the city insegna), se poi contiamo che il regista del primo episodio è stato Alexander Payne (premio Oscar per Sideways) il tutto non poteva che rivelarsi un successo già in partenza.
Hung è la storia di Ray Drecker (Thomas Jane, il bello di The Punisher) ex giocatore di basket infortunato, allenatore di una squadra liceale di Detroit. Dopo il divorzio dall'ex moglie Jessica (Anne Heche), l'abbandono dei figli e l'incendio scoppiato in casa sua che lo costringe a vivere in una tenda in giardino, Ray si ritrova in crisi finanziaria e comincia a seguire un seminario intitolato "Trova l'imprenditore che c'è in te".
Il consiglio del corso è di trovare il proprio punto di forza e crearci su un business. Dopo lungo pensare Ray decide che il suo essere superdotato sessualmente (Well-Hung n.d.r) potrebbe essere l'unica cosa su cui fare leva per creare un impero, così comincia compilando un annuncio, a proporsi come escort. Ad aiutarlo una sua ex fiamma Tanya(Jane Adams), incontrata al corso e convinta delle potenzialità che questo lavoro nasconde, diventerà la sostenitrice numero uno della nuova carriera di Ray.
Non c'è dubbio che per temi e pubblicità collegata la HBO abbia fatto bene ad approvare a soli 4 episodi dall'inizio della serie, una seconda stagione. Sui siti dedicati è già possibile visionare dei video in cui i protagonisti pubblicizzano la loro impresa di consulenti di felicità e un diario aggiornato di Tanya che descrive il suo nuovo ruolo di "protettrice". Seguendo il filone del "parliamo di sesso nelle serie" Hung è un nuovo punto di vista interessante sull'argomento, mentre il fenomeno escort si allarga a macchia d'olio nelle nostre tv, se sintonizzate il tubo ormai poco catodico su Sky Vivo potrete vedere le puntate della prima stagione.
Ambra Zamuner