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I 15 anni di “Fight Club”, aspettando il sequel a fumetti

Quindici anni fa usciva nelle sale americane “Fight Club”, la pellicola cult che denunciava gli inganni e le manipolazioni della società occidentale ed il fallimento dell’uomo nella sua ribellione.
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Quindici anni fa usciva nelle sale americane "Fight Club", la pellicola cult che denunciava gli inganni e le manipolazioni della società occidentale ed il fallimento dell'uomo nella sua ribellione.

"Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo", "Prima regola del Fight Club, non parlare del Fight Club", "Sono la vita sprecata di Tyler": già, possiamo andare all'infinito con le citazioni di "Fight Club", una miniera d'oro per Wikiquote. Il film che ha confermato il talento alla regia David Fincher, tratto dal capolavoro di Chuck Palahniuk, compie 15 anni: uscì il 15 ottobre 1999 negli Stati Uniti. La pellicola confermò il periodo d'oro di Edward Norton, reduce da una prova sontuosa in "America Horror History X", consacrando Brad Pitt come perfetto per certo cinema di controcultura. "Fight Club" è entrato a far parte dei film cult da subito, "Empire" lo ha posizionato al decimo posto nella classifica dei 200 film più belli della storia del cinema: giudicato scomodo da buona parte della critica, reso manifesto dalla generazione dei 2000, il film è simbolo di come la società occidentale, con i suoi inganni e le sue manipolazioni, sia alla fine riuscita a metterci quelle catene invisibili, dalle quali il protagonista senza nome cerca di liberarsi, fallendo, con il Progetto Mayhem messo in piedi dal suo alter ego, Tyler Durden.

"Fight Club" è un film complesso, sicuramente non facile da digerire e che richiede più di una visione per apprezzare a pieno le suggestioni visive che Fincher ha preso da Palahniuk. È un film che gioca con lo spettatore sin dalle prime sequenze, nascondendo in subliminale le prime apparizioni di Brad Pitt/Tyler Durden e che ti lascia senza fiato quando, nella celebre sequenza finale dello sparo, non ti lascia capire come abbia fatto Edward Norton a rimanere in vita. Ve lo sveliamo qui: vi basterà andare frame by frame per constatare, anche abbastanza agevolmente, come il proiettile colpisca un dente e rimbalza via. Questo il gesto, eclatante, che avrebbe annullato Tyler Durden, lasciando il protagonista senza nome e Marla Singer a contemplare lo scenario di distruzione del Progetto Mayhem.

Abbiamo usato il condizionale sulla sconfitta di Tyler perché, la notizia buona, è che "Fight Club" avrà un sequel e sarà a fumetti. Come è stato annunciato al panel dedicato al San Diego Comic-Con in luglio 2014, il sequel del libro di Chuck Palahniuk, stampato per la prima volta 18 anni fa, riprenderà la storia dell'uomo senza nome, dieci anni dopo i fatti narrati nel primo capitolo. Oggi è padre di Junior, nove anni, con cui cerca di non ripetere mai gli stessi errori che suo padre ha fatto con lui. E appare certa la ricomparsa di Tyler Durden già per il primo numero della miniserie in uscita per il prossimo 8 aprile 2015, edito dalla Dark Horse Comics.

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