I 60 anni di Ferzan Ozpetek, il regista delle grandi passioni e dei sentimenti universali
Il suo è un cinema di grandi passioni, sentimenti universali, tematiche sociali forti e sempre attuali e, con soli 12 film all’attivo, è diventato uno dei registi più amati e premiati degli ultimi 20 anni. Ferzan Ozpetek compie 60 anni il 3 febbraio e il suo primo film è stato “Il bagno turco”, del 1996, che subito lo impose all’attenzione della critica specializzata e del pubblico italiano e internazionale mentre l’ultimo è stato “Napoli velata”, uscito nel 2017.
I primi lavori da aiuto regista e l’esordio con “Il bagno turco”
Ozpetek è nato a Istanbul e, anche se il papà voleva farlo studiare negli Stati Uniti, si trasferì in Italia, a Roma per studiare Storia del Cinema alla Sapienza e, successivamente frequentò anche i corsi di Storia dell’Arte e del Costume all’Accademia Navona e all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. Dopo i primi lavori a teatro al Living Theatre di Julien Beck, inizia a collaborare come aiuto regista di Massimo Troisi, Ricky Tognazzi, Francesco Nuti e altri grandi nomi. L’esordio alla regia avviene nel 1996 con “Il bagno turco”(“Hamam”), con Alessandro Gassmann e Francesca D’Aloja, che ottenne subito un grande successo di critica e pubblico. Nel 1999, invece, è la volta di “Harem Suare”, incentrato sulla storia d’amore tra Safiyè e l’eunuco Nadir. Il film viene presentato al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, al London Film Festival e al Toronto International Film Festival.
“Le fate ignoranti” e “La finestra di fronte”
La vera svolta arriva nel 2001 quando esce “Le fate ignoranti”, con protagonisti Margherita Buy e Stefano Accorsi. La pellicola colpisce per il modo in cui tratta tematiche delicate e profonde come la morte, l’amicizia e l’omosessualità e s’impone al botteghino, portando a casa 4 Nastri d’argento e 1 Globo d’oro. Due anni dopo esce “La finestra di fronte”, con Raoul Bova, Giovanna Mezzogiorno e Massimo Girotti ed è un vero e proprio trionfo. Il film vince 5 David di Donatello, 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro e 4 Globi d’oro. Nel 2004 assolda Barbora Bobulova come protagonista di “Cuore sacro”, che fa vincere all’attrice il David di Donatello come Miglior attrice e il Nastro d’argento europea, anche se gli incassi sono decisamente inferiori alle aspettative.
“Saturno contro” e “Mine Vaganti”
Nel 2007, Ozpetek torna al successo con l’emozionante “Saturno contro” con un cast stellare che comprende Luca Argentero, Pierfrancesco Favino, Filippo Timi, Isabella Ferrari, Ambra Angiolini, Margherita Buy e Stefano Accorsi. Il film incassa ben 7.7 milioni di euro e riesce a vincere 1 David, 4 Nastri, 4 Ciak d’oro e 5 Globi d’oro. Il 2008 è l’anno di “Un giorno perfetto”, con Isabella Ferrari nei panni di Emma, una donna che vive un rapporto d’amore ossessivo che finirà in tragedia. Nel 2009, il regista cambia totalmente registro e gira la commedia “Mine vaganti”, con Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Carmine Recano, Ennio Fantastichini, Elena Sofia Ricci e Daniele Pecci. La storia di accettazione dell’omosessualità da parte di una famiglia patriarcale di Lecce fa breccia nel cuore del pubblico e della critica che premia Ozpetek con 8.3 milioni di euro e 2 David, 5 Nastri, 4 Globi d’oro e 4 Ciak d’oro.
Le regie teatrali, “Rosso Istanbul” e “Napoli velata”
Dopo aver diretto a teatro “Aida”(2011) e “La traviata”(2012), Ozpetek torna al cinema con “Magnifica presenza”, che vince 2 Nastri d’argento, 2 Ciak d’oro e 5 Golbi d’oro. Nel 2013, invece, pubblica il romanzo autobiografico “Rosso Istanbul” e, l’anno successivo, esce “Allacciate le cinture”, con Kasia Smutniak, Francesco Arca e Filippo Scicchitano, che ottiene 3 Nastri d’argento e 1 Ciak d’oro. Nel 2017 escono “Rosso Istanbul”, basato sul suo romanzo, girato a Istanbul con attori turchi e il thriller “Napoli velata”, con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. Il film si conferma un successo al box office e vince due David di Donatello e 1 Nastro d’argento.