I 90 anni di Sean Connery nei 10 ruoli più belli: storia di un’icona da James Bond all’Oscar
90 anni meravigliosi per Sean Connery, la star per cui sembra essere stato creato il concetto stesso di icona. Nato il 25 agosto 1930 a Edimburgo, da tempo è lontano dalle scene, dalla ribalta pubblica e da occhi indiscreti (l'ultima ruolo è quello di Allan Quatermain in "La leggenda degli uomini straordinari", del 2003, cui ai aggiunge il doppiaggio di "Sir Billi" nel 2012). Non se n'è accorto nessuno, perché è impossibile non considerarlo tuttora un mito contemporaneo, oltre che del passato: un attore dalle mille vite, ben oltre il ruolo dell'agente James Bond che l'ha consacrato sullo schermo. Modello di stile, interprete da Oscar, idolo adorato dal pubblico femminile, simbolo del fascino british e soprattutto della sua adorata Scozia, monogamo convinto al contrario del libertino 007 e lontano dal gossip (ha avuto "solo" due mogli: Diane Cilento, madre di suo figlio Jason, e Micheline Roquebrune, al suo fianco dal 1973). Tutto questo è Connery: ecco i suoi 10 ruoli più belli.
1. James Bond nella serie di 007
Attivo dalla metà degli anni '50, Connery si era già fatto notare in una manciata di film, tra cui "Il giorno più lungo", ma la fama arriva con la saga di 007, aperta con "Agente 007 – Licenza di uccidere". Smoking sempre impeccabile, fascino da vendere, tendenza a sedurre tutte le donne che incontra, è una spia infallibile: interpreterà l'agente segreto più famoso al mondo per altri cinque film, poi appenderà la pistola al chiodo giurando di non tornare mai più nei panni di Bond. Promessa infranta nel 1983 con l'episodio non ufficiale "Mai dire mai". Per quanto, dopo di lui, altri cinque attori lo abbiano sostituito, secondo un sondaggio resta lo 007 più amato di sempre.
2. Mark Rutland in Marnie
A differenza di tanti attori che restano intrappolati tutta la vita in personaggi sin troppo iconici, Connery è riuscito a collezionare una carriera completa e variegata. Ha persino lavorato con il Maestro Alfred Hitchcock in uno dei suoi film più grandi. L'attore è Mark Rutland in "Marnie", capolavoro psicanalitico e struggente storia d'amore: è l'uomo che fa innamorare la disturbata protagonista, interpretata da una grande Tippi Hedren.
3. El-Raisuli ne Il vento e il leone
Connery ha spaziato tra i generi, dal bellico ("La collina del disonore", "Quell'ultimo ponte") al fantascientifico (il cult "Zardoz", "I banditi del tempo") e ha recitato con moltissimi grandi registi da Sidney Lumet a John Huston (per cui è grandioso in "L'uomo che volle farsi re"), da Terry Gilliam a Fred Zinnemann. Tra questi c'è anche John Milius che l'ha diretto ne "Il vento e il leone", dove interpreta il capo berbero Mulay Achmed Mohammed el-Raisuli il Magnifico, al fianco di Candice Bergen: un mélo d'avventura d'altri tempi, imperdibile.
4. Robin Hood in Robin e Marian
Richard Lester ha invece trasformato Connery in un Robin Hood di mezza età e disincantato nel crepuscolare "Robin e Marian": straordinaria l'accoppiata con Audrey Hepburn, che interpreta una Lady Marian ormai fattasi monaca. Curiosità: Connery è anche in "Robin Hood – Principe dei ladri", ma lì interpreta re Riccardo Cuor di Leone. La corona evidentemente gli dona, dal momento che è stato anche Artù ne "Il primo cavaliere".
5. Guglielmo da Baskerville ne Il nome della rosa
Dal celebre romanzo di Umberto Eco, Jean-Jacques Annaud ha tratto un adattamento cinematografico con un cast hollywoodiano, divenuto un cult. Connery è assolutamente indimenticabile nei panni del saggio Guglielmo da Baskerville, monaco investigatore nel Medioevo dell'Inquisizione e strenuo difensore della cultura contro l'oscurantismo.
6. Jimmy Malone ne Gli intoccabili
I tempi di 007 sono ormai lontani ma il meglio deve ancora arrivare. Ormai incanutito, Connery vive una seconda giovinezza ed è peraltro opinione comune che l'attore sia diventato più affascinante con l'avanzare dell'età. In "Untouchables – Gli intoccabili" è semplicemente un mito assoluto e incarna alla perfezione l'eroico poliziotto irlandese Jimmy Malone, braccio destro dell'Elliott Ness interpretato da Kevin Costner nella lotta senza quartiere contro Al Capone/Robert De Niro. Il film è uno dei più epici della storia del cinema, con la regia di Brian De Palma e le musiche di Ennio Morricone. Finalmente anche l'Academy si accorge di Connery e gli regala il suo unico Oscar in carriera, come non protagonista.
7. Henry Jones Sr. in Indiana Jones e l'ultima crociata
Dopo De Palma ci pensano Spielberg e Lucas a cucirgli addosso un altro ruolo indimenticabile. In "Indiana Jones e l'ultima crociata", terzo capitolo dedicato all'archeologo dell'avventura, facciamo la conoscenza di Henry Jones Sr., papà di Indy che ritrova tardivamente il senso paterno, si è consacrato alla ricerca del Santo Graal ed è adorabilmente strampalato. L'alchimia con Harrison Ford è eccezionale, Connery è strepitoso e avrebbe probabilmente meritato un altro Oscar.
8. Marko Ramius in Caccia a Ottobre Rosso
Dal romanzo di Tom Clancy, l'attore scozzese si cala nei panni di un disertore russo-lituano che scappa dall'Unione Sovietica, comandante di un imprendibile sottomarino che rischia di surriscaldare la guerra fredda, se non fosse per il bravo analista della Cia Jack Ryan (Alec Baldwin) che capisce le sue reali intenzioni. Indimenticabile Connery, soprattutto in una delle scene d'apertura più belle della storia del cinema.
9. Mac in Entrapment
Altro che terza età: a 69 anni Connery offre ancora lezioni di charme nei panni del ladro Mac in "Entrapment", thriller di Jon Amiel su un colpo geniale da mettere in atto durante il Millennium Bug. Lo affianca una splendida Catherine Zeta-Jones. Che coppia!
10. Forrester in Scoprendo Forrester
In un ruolo senile che chiude un decennio soddisfacente per la sua carriera, gli anni '90, è diretto da Gus Van Sant in questo coming of age in cui interpreta uno scrittore geniale e misantropo, che diventa il mentore di un adolescente afroamericano con il talento per la scrittura. Connery è anche co-produttore di quello che è uno dei suoi ultimi film. Solo quell'anno, nel 2000, viene finalmente nominato Sir. Chi se non lui meritava quell'onore?