“I Minions e gli esperimenti nazisti”, la balla del web diventata una notizia
Basta un post ben articolato su Facebook, oggi come oggi, per far credere le cose più improbabili alle persone che ti seguono. E non hai nemmeno bisogno di essere un tipo particolarmente influente sul web, per avere un effetto a catena che convinca i tuoi amici e follower a credere ad una balla spaziale, pensata ironicamente ma a quanto pare architettata in maniera così sapiente da diventare verità. E' accaduto questo a un utente di Facebook spagnolo, Luciano Gonzales, che nelle scorse settimane, sfruttando il confronto tra una foto di repertorio e un'altra dei Minions, celebri personaggi del cartone che sta sbancando ai botteghini di tutto il mondo, ha fatto in sostanza credere che tra i buffi personaggi del cartone e degli esperimenti nazisti applicati su bambini ebrei, ci fosse una relazione concreta. Il messaggio affermava questo:
Lo sapevate? ‘Minions’ (dal tedesco ‘minion’ => ‘schiavo) era il nome dato ai bambini ebrei, adottato da scienziati nazisti durante i loro esperimenti. I bambini ebrei vittime di esperimenti soffrivano, e visto che non parlavano tedesco, le uniche parole che pronunciavano erano suoni che facevano molto ridere i tedeschi
Il web, si sa, ha una strana propensione a credere a tutto, se non a molte cose e quindi, a poche ore di distanza, su Google erano schizzate le ricerche delle parole Minions e Nazisti connesse tra loro. A quel punto è stato proprio Gonzales a rendersi conto dell'indignazione che aveva generato involontariamente, offrendo spiegazioni e facendo intendere si trattasse di nient'altro che una balla. Ha usato lo stesso Facebook che aveva creato l'effetto domino per spiegarsi, in un lungo post in cui è stato anche critico e, oltre ad affermare l'assoluta falsità della questione, si è sorpreso di come non ci sia stato uno dei suoi contatti, in 24 ore, che si sia preso la briga di chiedergli informazioni nel merito per verificare l'attendibilità della notizia: