I vincitori di Venezia 72
Tutto è già pronto al Lido per la cerimonia di premiazione che avverrà stasera a partire dalle 19:00. Il Presidente della Giuria, Alfonso Cuarón e tutti gli altri membri – Emmanuel Carrère, Nuri Bilge Ceylan, Pawel Pawlikowksi, Francesco Munzi, Hou Hsiao-hsien, Diane Kruger, Lynne Ramsay e Elizabeth Banks – avranno l’arduo compito di scegliere il film vincitore del Leone D’Oro di questa 72esima edizione di uno dei festival del cinema più famosi al mondo.
In pole per la vittoria ci sono “Francofonia”, di Alexandr Sokurov, regista russo che ha già vinto al Festival nel 2011 con il suo “Faust”, ma ci sono anche “11 minutes”, del polacco Jerzy Skolimowski, “Rabin – The last day”, di Amos Gitai e “The Danish Girl”, di Tom Hooper, con uno straordinario Eddie Redmayne, già premio Oscar 2015 per “La teoria del tutto”. I giochi sono ancora aperti e potrebbero esserci varie sorprese anche per “Anomalisa” degli statunitensi Charlie Kaufman e Duke Johnson e “Beast of No Nation” di Cary Fukunaga.
Tra i quattro italiani in gara – “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio, “A Bigger Splash” di Luca Guadagnino, “L’attesa” di Piero Messina e “Per amor vostro” di Giuseppe M. Gaudino – quello che è piaciuto di più sembra essere “Per amor vostro”, seguito da “L’attesa”, mentre per gli altri due ci sono poche speranze che riescano a vincere. Per quanto riguarda gli attori, sembra essere stata molto convincente la performance di Christopher Plummer in “Remember” di Atom Egoyan, dove interpreta il ruolo di un sopravvissuto ad Auschwitz che cerca il suo aguzzino, e lo stesso Eddie Redmayne che in “The Danish Girl”, nel ruolo di Lili Elbe, primo transessuale ad essersi sottoposto a trapianto di sesso. Per le attrici, in pole ci sono Juliette Binoche che in “L’attesa” di Guadagnino recita in italiano il ruolo di una madre distrutta dalla morte del figlio; Catherine Frot che in “Marguerite” di Xavier Giannoli, interpreta il ruolo di una cantante lirica stonata; Valeria Golino, apprezzatissima in “Per amor vostro” di Gaudino. Di seguito trovate i Premi principali, Orizzonti e i Premi alla carriera. Per i collaterali potete consultare il sito: www.labiennale.org
Leone d'Oro a "Desde allá" del venezuelano Lorenzo Vigas
Alla fine ha vinto il Leone d’Oro, contro ogni pronostico, il film “Desde allá” del venezuelano Lorenzo Vigas storia di solitudine e amarezza ambientata a Caracas. Vigas racconta la storia di un odontotecnico di mezzà età, Armando, che gira per la città in cerca di ragazzini da pagare per farli spogliare davanti a lui. Questa vita vissuta in solitudine e senza senso, viene sconvolta dall’arrivo dello sfacciato Elder, un giovane criminale, che all’inizio è un adolescente che vede in Armando una fonte facile di denaro, ma poi finisce per innamorarsene.
Premi principali:
Leone d'Oro al Miglior film: "Desde allá" di Lorenzo Vigas
Leone d'Argento per la Miglior regia: "El Clan" di Pablo Trapero
Coppa Volpi per la Migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per "L'hermine" di Christian Vincent
Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per "Per amor vostro" di Giuseppe M. Gaudino
Premio per la Migliore sceneggiatura: Christian Vincent per "L'hermine", di Christian Vincent
Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Abraham Attah per "Beasts of No Nations" di Cary Fukunaga
Gran Premio della Giuria: "Anomalisa" di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Premio Speciale della Giuria: "Abluka", di Emin Alper
Orizzonti:
Premio Orizzonti per il Miglior film: "Free in Deed" di Jake Mahaffy
Premio Orizzonti per la Miglior regia: Brady Corbet per "The Childhood of a Leader"
Premio Speciale della Giuria Orizzonti: "Boi Neon", di Gabriel Mascaro
Premio Orizzonti per il Miglior attore o attrice: Dominique Leborne per "Tempête", di Samuel Collardey
Premio Orizzonti per il Miglior cortometraggio: "Belladonna" di Dubravka Turic
Premi alla carriera:
Premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker: a Brian De Palma
Leone d'oro alla carriera: a Bertrand Tavernier
Persol Tribute To Visionary Talent Award: Jonathan Demme