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Il compleanno, amore e morte nel melò di Filiberti

Una passione sfrenata che conduce ad un destino inevitabile è il nucleo centrale de Il compleanno, film di Marco Filiberti con Massimo Poggio e Alessandro Gassman.
A cura di Enrica Raia
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Massimo Poggio e Thyago Alves ne Il Compleanno

Un anno dopo essere passato per la sezione Controcampo Italiano del Festival di Venezia, esce nelle sale Il compleanno, opera seconda di Marco Filiberti che, a sei anni da Poco più di un anno fa – Diario di un pornodivo, torna al cinema per dirigere un cast di alto livello come Alessandro Gassman, Massimo Poggio, Maria De Medeiros e la veterana Piera degli Esposti (la fantastica Nonna Clelia di Tutti pazzi per amore), in una pellicola sulle ipocrite fondamenta che tengono in piedi un gruppo di borghesi, pronto a disgregarsi in mille pezzi di fronte ad un’inaspettata epifania che ne sconvolge gli equilibri mettendone in luce le fragilità. L’elemento che disturbatore è la bellezza ambigua che affascina e mette in discussione gli ordini precostituiti, risvegliando con forza identità sessuali sopite.

Due coppie di amici affittano una magnifica villa sulla spiaggia di Sabaudia per trascorrere insieme le vacanze estive. Da un lato ci sono Matteo (Massimo Poggio), quarantenne psicanalista di successo e sua moglie Francesca (Maria De Medeiros, che alcuni ricorderanno come la fidanzata di Bruce Willis in Pulp Fiction). Una coppia all’apparenza felice e tranquilla che contrasta con il rapporto instabile e passionale di Diego (Alessandro Gassman) e Shary (Michela Cescon). Il clima sereno viene interrotto dall’arrivo improvviso dall’America di David (Thyago Alves, il valletto della Clerici nella terza serata di Sanremo, tanto per intenderci), il figlio ventenne di Shary e Diego, la cui bellezza genera un senso di profondo turbamento in Matteo che proverà a reprimere i suoi sentimenti e le sue pulsioni fino al giorno del compleanno di David, quando la passione esplode segnando per sempre le esistenze di tutti.

Come Brokeback Mountain e il più recente A single man dell’esordiente Tom Ford, anche ne Il Compleanno viene ribadito che l’amore tra due uomini può essere appassionante e toccante, allo stesso modo di quello in una coppia considerata dalla società “normale”. Etichettato da molti come film a tematica gay, a detta del regista il vero significato di fondo è l’inevitabilità del destino di fronte ad una passione sfrenata che scardina le finzioni dietro cui nascondiamo l’autenticità del nostro io. Se anche al posto di David ci fosse stata un’avvenente giovane donna, non sarebbe cambiata una virgola al discorso complessivo. Come il dramma di Tristano e Isotta che vediamo nell’incipit del film (e che prelude al tragico finale), la storia di Matteo e David, che si incontrano scoprendo la loro vera sessualità, è quella di un destino inevitabile e incombente che non possono rifiutare.

Enrica Raia

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