Il costumista Patriarca: “La mole imponente di Bud Spencer nascondeva un’anima gentile”
La notizia della morte di Bud Spencer ha scosso il mondo dello spettacolo. Il gigante buono del cinema italiano si è spento ieri. Le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo una caduta. Il figlio Giuseppe ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it: "Mio padre stava bene, aveva avuto una brutta caduta ed era stato ricoverato in ospedale. Tornato a casa si è aggravato. Se n'è andato sereno, circondato da tutti i suoi affetti".
Bud Spencer era amatissimo dal pubblico e dalle persone che hanno avuto modo di conoscerlo. La sua morte, dunque, ha causato grande dolore. AdnKronos ha raggiunto il suo costumista, Walter Patriarca, che ha ricordato come l'attore fosse a suo agio con il suo aspetto:
"Non era imbarazzato dalle sue dimensioni, non mi ha mai chiesto di realizzare per lui costumi che lo smagrissero, gli piaceva il suo aspetto che era una cosa unica con il suo personaggio e poi gli piaceva mangiare: quando si lavorava all'esterno degli studi lui era seguito ovunque da un maxi camper che ospitava anche la sua sarta e cuoca. Tutta la troupe mangiava il cestino, lui mangiava cucinato. Quella mole nascondeva un'anima gentile".
Walter Patriarca lo invitò a una sua mostra: "Lui amava gli artisti e mi riteneva tale, lo invitai a una mostra allestita nella Torretta Valadier, a Ponte Milvio. Il tempo passava e lui non arrivava, io ero sul terrazzo con altri ospiti e all'improvviso arrivò il figlio, mi disse che il padre era arrivato ma non era riuscito a salire la stretta scala che portava alla mostra e mi mandava i suoi saluti. Non bisogna però pensare che fosse solo un grosso uomo, era un grand'uomo".