Il Festival di Cannes omaggerà Ingmar Bergman
Bellissima iniziativa quella promossa dal Festival di Cannes, che sarà aperto da Robin Hood, in programma sulla Croisette dal 12 al 23 maggio, che omaggerà Ingmar Bergman, uno dei più grandi maestri della storia del cinema. Durante la manifestazione sarà infatti proiettato, in una delle sezioni collaterali, But Film is My Mistress, documentario diretto da Stig Bjrkman, nel quale alcuni grandi autori, da Bernardo Bertolucci (regista di Il tè nel deserto) a Woody Allen, da Martin Scorsese all'attrice Liv Ullmann, commenteranno le immagini di alcuni film tratti dalla sontuosa e sterminata filmografia del regista svedese.
Sarà una gradevolissima occasione per applaudire ancora una volta un personaggio indispensabile e inimitabile, che come pochissimi altri ha saputo raggiungere le vette della Settima Arte, attraverso un cinema introspettivo e dolente, acuto e potente, crepuscolare e innovativo, attento e sempre lucido nell'esplorare i sogni, le sofferenze e le contraddizioni dell'animo umano.
Citare i suoi capolavori vuol dire compiere un viaggio a ritroso nel cinema più bello e toccante. Sono scolpiti nella nostra memoria, e per sempre lo saranno, lavori magnifici come Il posto delle fragole (a giudizio di chi scrive un'opera davvero in grado di rivaleggiare con 2001: Odissea nello spazio di Kubrick e Quarto Potere di Welles per il titolo di film più bello di sempre), Il settimo sigillo, Un'estate d'amore, Sorrisi di una notte d'estate, La fontana della vergine, Luci d'inverno, Persona, Sussurri e grida, Scene da un matrimonio, Sinfonia d'autunno, Fanny & Alexander… Ma ogni suo titolo andrebbe citato e studiato nelle scuole.
Scomparso il 30 luglio del 2007, Bergman potrà rivivere a Cannes 2010, grazie alla magia del grande schermo.
Alessio Gradogna