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Il funerale di Franco Citti, il figlio: “Nonostante la malattia, era entusiasta di vivere”

Si è tenuto oggi, il funerale dell’attore Franco Citti. Il collega Ninetto Davoli ha dichiarato: “Sono straziato, era un uomo libero, mai interessato al successo ma che amava il cinema”. Il figlio Paolo, invece, ha parlato del grande entusiasmo che continuava a caratterizzare Citti, nonostante la lunga malattia.
A cura di D.S.
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Il 14 gennaio è morto Franco Citti. Gli amici, i fan e i colleghi dell'attore, gli hanno reso omaggio nella camera ardente che è stata allestita nel teatro di Villa Guglielmi, nella sua Fiumicino dove ha trascorso 50 anni della sua vita. In molti lo hanno amato per il ruolo interpretato nel film "Accattone" di Pier Paolo Pasolini. L'amico Ninetto Davoli ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera:

"Sono straziato: è andato via un pezzo di me. Avendo fatto un gruppo con Pierpaolo, Sergio ed io: un'altra parte ancora di quell'epoca della mia vita se ne va via. […] Era un uomo libero, mai interessato al successo ma che amava il cinema".

Ninetto Davoli ha avuto un ruolo fondamentale nell'organizzazione della cerimonia funebre. Ha insistito perché la camera ardente ricordasse un teatro. Vicino al feretro, fiori, la locandina del film per cui tutti lo hanno amato e il sipario a fare da cornice. Ha spiegato, poi, come vorrebbe che l'attore venisse ricordato dagli italiani:

"Spero che di Franco si ricordi il contributo che ha dato al nostro cinema. Io oggi sono straziato, un’altra parte ancora di quell’epoca della mia vita se ne va".

Il figlio Paolo ha concluso: "Oggi qui non vedo la morte, ma la gioia. Papà continua a vivere con noi e i suoi film. Solo per citare un aneddoto, mi ricordo quando morì Pasolini, mi chiese di cucirgli uno smoking tutto bianco: questo era papà e fino all'ultimo, nonostante la lunga malattia, era ancora entusiasta di vivere". Franco Citti sarà tumulato nel cimitero di Santa Ninfa, tra Fiumicino e Focene.

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