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“Il gioco delle coppie” con Juliette Binoche e Guillaume Canet al cinema dal 3 gennaio

Assayas racconta la storia di Alain (Canet), editore di successo, e Leonard, suo amico e autore storico. I due faticano ad adattarsi al mondo tecnologico dell’editoria moderna ma i problemi iniziano quando Alain si rifiuterà di pubblicare il romanzo autobiografico di Leonard. Sua moglie Selena (Binoche) non è d’accordo, anche perché è l’amante di Leonard. Nel frattempo, Alain consulta un’esperta di e-book, che però finisce per diventare la sua amante. Al cinema dal 3 gennaio.
A cura di Ciro Brandi
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Il francese Olivier Assayas (“Sils Maria”, “Personal Shopper”) è il regista de "Il gioco delle coppie"(“Doubles Vies”), commedia con Guillaume Canet e Juliette Binoche. Presentata in concorso alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola racconta la storia di Alain (Canet), editore di successo, e Leonard, suo amico e autore storico. I due faticano ad adattarsi al mondo tecnologico dell’editoria moderna, ma i problemi iniziano quando Alain si rifiuterà di pubblicare l’ennesimo romanzo autobiografico di Leonard. Sua moglie Selena (Binoche) non è d’accordo, anche perché è l’amante di Leonard. Nel frattempo, Alain consulta un’esperta di e-book, che però finisce per diventare la sua amante.

Assayas, che è anche lo sceneggiatore del film, ha detto:

Il nostro mondo è in continuo cambiamento e lo è sempre stato. La sfida è riuscire a tenere d'occhio questo flusso e capire qual è davvero la posta in gioco, in modo da adattarci o meno alle novità. Alla fine dei conti, è di questo che si occupano la politica e l'opinione pubblica. La digitalizzazione del nostro mondo e la sua riduzione ad algoritmi è il vettore moderno di un cambiamento che ci confonde e ci travolge inesorabilmente. L'economia digitale viola le regole e spesso le leggi. Mette in discussione ciò che sembrava stabile e consolidato, eppure si dissolve al semplice tocco. Il film non cerca di analizzare il funzionamento di questa nuova economia. Il suo intento è quello di osservare, a volte in modo divertente, le domande che assillano ciascuno di noi sul piano personale ed emotivo.

Yorick Le Saux è il direttore della fotografia mentre Simon Jacquet ha curato il montaggio. Le scenografie invece sono di Francois-Renaud Labarthe e la produzione è stata affidata a Charles Gillibert. “Il gioco delle coppie” sarà nei nostri cinema, distribuito da I Wonder Pictures, a partire dal prossimo 3 gennaio.

La trama

Alain, editore di successo, e Leonard, suo autore storico, faticano ad adattarsi al mondo dell’editoria contemporanea, fatta di e-book e social media. Quando si incontrano per discutere del nuovo manoscritto di Leonard – l’ennesimo romanzo autobiografico incentrato sulla sua storia d’amore con una starlette – Alain rifiuta di pubblicarlo. La moglie di Alain, Selena, non è d’accordo: è convinta che il libro sia un capolavoro. Ma il suo giudizio potrebbe essere di parte, dato che è l’amante di Leonard. Leonard intanto sta con Valerie, che sul libro dà ragione ad Alain, il quale nel frattempo cerca di riformare la sua casa editrice confrontandosi con una consulente esperta di e-book, che è anche la sua amante.

Il cast

Guillaume Canet (Alain), a soli 45 anni, ha già girato ben 49 film, diventando una delle più grandi star francesi, note anche all’estero, dove ha avuto la possibilità di lavorare con registi come C.S. Leigh, Danny Boyle, Jerry Schatzberg e Stephen Frears. Il premio Oscar Juliette Binoche (Selena), invece, prima de “Il gioco delle coppie”, ha girato i bellissimi “L’amore secondo Isabelle”(2017) e “High Life”(2017), entrambi di Claire Denis. Il resto del cast è composto da: Vincent Macaigne (Léonard), Christa Théret (Laure), Nora Hamzawi (Valérie) e Pascal Greggory (Marc-Antoine).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Il premio Oscar Juliette Binoche è una grande amica ed estimatrice del regista Assayas e ha già lavorato con lui nei film “Ore d’estate”(2009) e “Sils Maria”(2014).

2. “Il gioco delle coppie” è il 17esimo lungometraggio della filmografia del regista parigino.

3. Assayas è un grande ammiratore del regista Eric Rohmer e per il suo film si è fatto ispirare dal suo film “L’albero, il sindaco e la mediateca”, uscito nel 1993.

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