Il nuovo Dirty Dancing con Baby curvy e Johnny ‘Zoolander’, ecco come sono cambiati i balli proibiti
"Dirty Dancing" compie 30 anni il prossimo novembre e la Abc per celebrare l'anniversario ha deciso di produrre il primo remake ufficiale sotto forma di film per i suoi abbonati. La notizia era nota già da un paio di anni, oggi il network che, tra gli altri, è stato produttore di serie capolavoro come "Breaking Bad" e "Mad Man", ha rilasciato il primo trailer in attesa del debutto, previsto per il 24 maggio.
Il cast, così com'è, fa già gridare al delitto: c'è Abigail Breslin, la ragazza prodigio di "Little Miss Sunshine" che oggi ha forme da maggiorata, nel ruolo di Baby, che fu della minuta Jennifer Grey. Nel ruolo più complesso e senza dubbio iconico, quello dell'insegnante di ballo Johnny Castle che fu del mai dimenticato Patrick Swayze, c'è il ballerino professionista (al debutto come attore) Colt Prattes. Viene dal cast di ballerini professionisti di "Strictly Come Dancing", la versione originale di "Ballando con le stelle", quindi è un po' come pensare che, a pronunciare la battuta "Nessuno può mettere Baby in un angolo", ci possa essere uno come Raimondo Todaro o Samuel Peron.
Nel trailer c'è tutto quello che è stato del primo film: le sequenze storiche, le canzoni indimenticabili, la casetta in mezzo al bosco dove i due si esercitavano e si innamoravano, fino ad avere una rapida ma esaustiva panoramica di quella che sarà la grande coreografia finale. Completano il cast Nicole Scherzinger, la ex Pussycat Dolls oggi fiera giudice di X-Factor, Debra Messing ("Will e Grace") e Sarah Hyland ("Modern Family") nei panni di Lisa Houseman.
Alcune novità sulla trama
Stando a quanto rivelato da People, il remake includerà anche delle novità. Su tutte, scopriremo cosa succederà a Baby e Johnny dopo quell'estate fantastica e che ne sarà del rapporto non proprio idilliaco del noto insegnante di ballo con i genitori di Baby; si passerà poi al futuro di sua sorella Lisa, lanciando temi sociali forti (per quell'epoca), dai problemi di razza ai diritti delle donne. Aspettando la messa in onda negli States e un possibile arrivo anche in Italia (non c'è ancora nessuna notizia circa l'acquisizione dei diritti per il nostro mercato), il trailer fa già affiorare molti dubbi, al punto da chiedersi se non fosse stato meglio guardare trenta volte di fila il film originale per rendere omaggio ai primi 30 anni di un pezzo di storia così importante per il nostro vissuto.