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Il padre di Heath Ledger: “La sua morte è stata completamente colpa sua”

Kim Ledger ha dichiarato che reputa il figlio, l’unico responsabile della sua morte. Spera, inoltre, che la storia di Heath Ledger possa essere da esempio, e portare altri giovani a non fare un uso sconsiderato dei medicinali.
A cura di D.S.
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Sono trascorsi otto anni dalla morte di Heath Ledger. L'attore è deceduto a seguito di un mix di farmaci e pillole per dormire. Il padre Kim ha rilasciato un'intervista al Daily Mail, nella quale è tornato a parlare delle circostanze che hanno causato il decesso del figlio.

"Il signor Heath Ledger è morto per una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxylamine", così recitavano i risultati dell'autopsia. Oggi, Kim Ledger chiede che la morte di suo figlio sia d'esempio per chi fa un uso sconsiderato di farmaci.

"La sua morte è stata completamente colpa sua. Non la si può attribuire a nessun altro. Lui ha cercato quei medicinali. Lui li ha assunti. Non si può dare la colpa a nessun altro in questa situazione. È dura da accettare perché lo amavo così tanto ed ero molto orgoglioso di lui".

Anche la sorella Kate aveva pregato Heath, di assumere i medicinali in modo responsabile.

"Sua sorella lo aveva sentito al telefono la sera prima della morte. Gli aveva detto di non prendere i medicinali prescritti con le pillole per dormire. Lui le ha risposto: ‘Katie, Katie, sto bene. So cosa sto facendo', ma in realtà non ne aveva idea".

"Heath Ledger non stava bene, prendeva i farmaci per continuare a stare sul set"

Infine, ha concluso: "Dato che viaggiava molto, si è rivolto ad un dottore. Quando a chiedere consiglio è una persona di alto profilo, spesso la domanda è "cosa vuoi?" e non "di cosa hai bisogno?". Inoltre, c'è molta pressione su di loro, anche se il corpo si rifiuta di collaborare e ha bisogno di riposo, sono sempre spinti a fare il massimo. È come se suggerissero loro: ‘Tieni, prendi questi antidolorifici e vai avanti'. Questo è stato esattamente il caso di Heath. Doveva tornare sul set per finire il lavoro, il giorno dopo la sua morte. Giravano di notte, con un freddo glaciale. Era indebolito, continuava a tossire, ma non poteva fermarsi perché voleva completare il film".

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