Il principe Eric della Sirenetta e il suo sosia, quando la realtà supera la fantasia
Chi l'ha detto che i personaggi delle fiabe debbano rimanere confinati soltanto nei libri o nei cartoni animati? E se avessero dei sosia in carne e ossa anche nel mondo reale? D'altronde, Leo Camacho ne è un esempio. Occhi grandi e verdi, viso angelico e un lavoro da cosplayer a Disnelyland, sembra che tra lui e i protagonisti più famosi del colosso dei cartoon non ci sia alcuna differenza. Ma tra tutti, a chi assomiglia di più?
Leo Camacho, il sosia del principe Eric
Di origini cubane, Leo Camacho è un attore, conduttore e modello. Sul suo profilo Instagram si definisce un ragazzo nerd: spinto da un forte debole per i personaggi della Disney, il bel moro dagli occhi verdi ha fatto della sua passione un lavoro, ma anche uno stile di vita. Leo, infatti, lavora a Disneyland, dove interpreta vari personaggi come cosplayer. Fin qui niente di nuovo sotto il sole, tranne che il suo aspetto è incredibilmente simile a quello dei personaggi dei cartoni animati. Il tutto senza attuare quasi nessun tipo di accorgimento. Tra loro, quello a cui assomiglia di più è sicuramente il principe Eric della Sirenetta. Bastano una camicia bianca, un pantalone blu con una fascia in vita, degli scarponi ai piedi e il gioco è fatto: tra Leo e il principe umano di Ariel non sembrano esserci differenze.
Le sue interpretazioni nel parco a tema più conosciuto al mondo comprendono anche quelle di Capitan Uncino, alias Captain Hook, di Peter Pan. Con una matita sotto agli occhi e un uncino al posto della mano, Leo è un alter ego perfetto persino in questo caso. L'amore per l'universo Disney riempie talmente tanto le sue giornate da spingerlo anche a disegnare alcuni dei piccoli protagonisti animati. Sempre su Instagram, infatti, spesso pubblica i suoi schizzi su carta. Un amore a tutto tondo, dunque, da rendere quasi tangibile un mondo che invece non lo è. Ma la domanda è: se cosplayer è chi ama travestirsi nei personaggi del piccolo e grande schermo, nel caso di Leo non sarà che forse sono i cartoni animati a prendere spunto dalla realtà e non viceversa?