Il Reality di Garrone che strega Cannes (ancora una volta)
L'accoglienza non è stata affatto timida, e come poteva esserlo d'altronde, quando tutti hanno visto l'allegro carrozzone di Matteo Garrone sfilare sul red carpet del Festival di Cannes? Ed è stato accolto con applausi la prima proiezione di Reality, il primo film del regista romano dopo il trionfo con Gomorra, lui che ormai è quasi napoletano d'adozione, racconta la storia di una famiglia ossessionata dal Grande Fratello, spingendo Luciano, il simpatico della famiglia ad andare a "fare il provino" per entrare nella casa più spiata d'Italia. C'è che però ad un reality Luciano già vi partecipa, inconsapevolmente, ed altri non è che la sua famiglia ad essere già un format a se' stante. Sarebbe dovuta essere dura riuscire ad essere a Cannes dopo il boom di Gomorra, invece l'ansia da prestazione è totalmente superata non fosse per il fatto che Reality è di tutt'altra fattura avendo tantissime cose da dire. E' una commedia agrodolce, ha un po' di politica, un po' di denuncia, tantissimo costume. E' l'Italia oggi? Forse. Una buona parte, sicuramente.
Alessio Arena e Loredana Simioli reggono tutta la commedia, bravissimi entrambi, ma più di un plauso anche a tutti gli altri interpreti. C'è tutto il meglio del cinema e del teatro napoletano di oggi, da Nunzia Schiano a Nello Iorio, da Salvatore Misticone al punto di collegamento con Gomorra, quel Ciro Petrone che grazie alla popolarità raggiunta con il film tratto dal bestseller di Roberto Saviano accettò subito di fare proprio un reality show. E' sicuramente Alessio Arena che riesce a dare il giusto spessore a tutta la vicenda che gli ruota intorno, quindi si parte da un inizio brillante fino a guardare il costante distacco dalla realtà del personaggio di Luciano che si allontana ormai da tutto quello che non sia "la Casa". Il Reality di Matteo Garrone ha una parte iniziale a ritmi altissimi, dove c'è tutto il sapore della Napoli barocca.